Laurea della Sapienza alla memoria di Gioia Muliere. Il papà al fratello Mattia: “Ieri a Roma hai fatto qualcosa di straordinario che nessuno a vent’anni dovrebbe affrontare”

AVEZZANO – L’Università La Sapienza di Roma conferisce la laurea alla memoria a Gioia Muliere, la studentessa 20enne di Avezzano morta in un terribile incidente stradale, ad aprile dello scorso anno, nelle vicinanze di San Benedetto dei Marsi.
L’emozionante cerimonia si è svolta nella Facoltà di Scienze aziendali, dove era iscritta Gioia, alla presenza della mamma Silvia Gallipoli e del fratello Mattia ai quali è stato consegnato l’attestato.
Assente il papà Gianluca che in uno scritto ha affidato i suoi sentimenti di riconoscenza nei confronti del figlio che ha saputo rappresentare la famiglia in un momento così difficile che lui stesso, comprensibilmente, non ha avuto la forza di affrontare per l’enorme vuoto lasciato dall’amatissima figlia.
Queste le sue toccanti parole:
“Caro Mattia,
non ci sono parole per descrivere l’orgoglio e l’amore che provo per te. Ieri, a Roma, hai fatto qualcosa di straordinario, qualcosa che nessuno a vent’anni dovrebbe mai trovarsi a fare. Hai rappresentato la nostra famiglia in un momento tanto difficile quanto importante, raccogliendo quel riconoscimento che appartiene alla tua amatissima sorella, Gioia.
Il dolore per la sua assenza è un peso che ci accompagna ogni giorno, e la forza che hai mostrato ieri mi lascia senza fiato. Io non ce l’ho fatta, troppa era l’emozione, troppo il vuoto che sento. Ma tu, con il cuore spezzato e una maturità che supera di gran lunga la tua età, sei stato lì, al suo posto, al nostro posto. Hai affrontato un momento carico di significato con una dignità e un coraggio che solo un’anima straordinaria come la tua può avere.
Non doveva andare così, è vero. Gioia avrebbe dovuto essere lì, con il sorriso radioso che le conoscevamo, a stringere quella pergamena e a guardare avanti con speranza e ambizione. Lei avrebbe meritato di finire il suo percorso e di vivere ogni emozione che la vita aveva in serbo per lei. Non è giusto, e mai lo sarà.
Ma ieri, Mattia, tu hai reso onore a tua sorella in un modo che pochi avrebbero saputo fare. Con la tua presenza hai detto al mondo quanto amore c’è nella nostra famiglia, quanto era speciale Gioia e quanto continuerà a vivere in noi. Sei stato la sua voce, il suo cuore e il suo sorriso.
Sono immensamente fiero di te, figlio mio, e so che anche Gioia lo è. Il legame che avevate, che avete, è qualcosa che niente e nessuno potrà mai spezzare. Lei vive attraverso di te, attraverso il tuo coraggio e il tuo amore.
Ti voglio bene, Mattia. Grazie per essere la persona straordinaria che sei.
Con tutto il mio amore,
Papà”