L’Avezzano fa “crack” e stecca la prima di campionato al “Dei Marsi-Cimarra”. Il Chieti rullo compressore. Striscioni polemici sullo stadio
AVEZZANO – Esordio shock in campionato per l’Avezzano che perde il derby casalingo con il Chieti. Partita senza storia per i biancoverdi che già alla fine del primo tempo erano sotto di tre gol.
Squadra impalpabile quella vista oggi allo stadio dei Marsi – Cimarra, messa in campo da mister Pagliarini con qualche rincalzo vista l’assenza di alcuni titolari e con qualche giocatore in evidente condizione fisica precaria.
La paura poi ha fatto il resto, con passaggi sbagliati, anche quelli più semplici, con pochi tiri in porta e con il pubblico che ha iniziato da subito ad evidenziare qualche criticità nell’organico.
Pochi i giocatori biancoverdi che hanno meritato la sufficienza, su tutti vogliamo menzionare la buona prova dell’under, classe 2006, Ferrari che ha giocato un inizio di partita strepitoso. Un giocatore dai piedi buoni, un esterno alto molto veloce ed in grado di saltare l’avversario con molta facilità.
Per noi, che lo abbiamo visto oggi per la prima volta, sembrava che giocasse in questa categoria da anni. Bravo!
Si gioca in un pomeriggio molto caldo e già al 4’ il Chieti potrebbe passare in vantaggio con Cordova che colpisce di testa ma manda clamorosamente fuori. Al 12’ Di Paolantonio conclude alto sulla traversa con una conclusione da fuori area.
L’Avezzano fa tanto possesso palla, ma sono gli ospiti a creare più azioni da gol. Solo al 17’ i padroni di casa si fanno vedere dalle parti di Mercorelli con Vantaggiato, ma la sua punizione finisce sulla trasversale.
Il Chieti continua ad essere molto aggressivo in mezzo al campo e i biancoverdi soffrono questa situazione.
Al 37’ c’è un erroraccio del portiere di casa Zamarion che non riesce a trattenere il pallone che finisce sui piedi di Gibilterra che tira a colpo sicuro e un difensore riesce a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner il pallone arriva sempre a Gibilterra che sotto porta fa secco l’estremo difensore biancoverde.
L’Avezzano accusa il colpo e quattro minuti dopo subisce il gol del raddoppio: lo segna Oddo con un preciso tiro da fuori area.
Il calvario dell’Avezzano purtroppo non è finito perché in pieno recupero arriva la terza rete. Questa volta ci pensa Fall che ruba palla a Tonelli e fa partire un micidiale tiro di sinistro che si insacca alle spalle del portiere biancoverde.
Il primo tempo finisce così ed in tribuna gli animi si accendono tra qualche tifoso, tant’è che devono intervenire le forze dell’ordine per riportare la calma.
Ad inizio ripresa Pagliarini effettua subito alcuni cambi e sembra che qualche cosa di meglio si veda in mezzo al campo. Mascella sfiora il gol al 2’ con un colpo di testa parato da Servalli che aveva sostituito nell’intervallo l’infortunato Mercorelli.
Il Chieti tiene botta ed al 12’ un tiro di Forgione, che in estate sembrava destinato proprio a vestire la casacca biancoverde, termina alto sulla traversa. Poco prima della mezz’ora si fa vedere anche Verna tornato in campo dopo il brutto infortunio della passata stagione, ma il suo tiro finisce fuori.
Oggi va tutto storto e i minuti passano inesorabilmente, mentre i neroverdi devono solo gestire la partita fino al triplice fischio dell’arbitro.
La squadra di Ignoffo conquista tre punti preziosi che danno morale, l’Avezzano invece deve immediatamente resettare la giornata di oggi e pensare all’impegno di domenica prossima contro la Vigor Senigallia.
Troppo brutta la squadra di Pagliarini per essere vera, il tempo per recuperare c’è a patto che si cambi subito mentalità e migliori l’approccio alla gara. In ultimo vogliamo sottolineare che oggi allo stadio dei Marsi – Cimarra campeggiavano, nel settore dei distinti, due striscioni che chiamavano in causa l’Amministrazione comunale sulle pessime condizioni del principale impianto sportivo cittadino.
Noi ne abbiamo parlato anche ieri nel nostro articolo di presentazione alla domenica calcistica.
Chissà se oggi qualche politico locale li avrà notati? Sarebbe già un ottimo risultato averli letti e pensare di dover fare subito qualcosa per il buon nome di tutta la città.