Lavori inesistenti per ottenere crediti d’imposta “Ecobonus” e “Sismabonus”. 11 milioni di euro sequestrati dalla Finanza a una società teramana

TERAMO – Hanno prodotto fatture per lavori inesistenti ricavandone un enorme credito di imposta da trattenere nei confronti dello Stato inesistente: nei guai gli amministratori di una società del teramana alla quale i Finanzieri del posto hanno sequestrato 11 milioni di euro

Nell’ambito degli interventi finalizzati al contrasto alle frodi nei settori “Ecobonus” e “Sismabonus”, la Guardia di Finanza teramana sta ricostruendo un’ingente truffa ai danni dello Stato per oltre 11 milioni di euro.

Le indagini, tuttora in corso, hanno permesso di individuare un gruppo imprenditoriale teramano operante sulla costa che, mediante l’emissione di fatture per opere di fatto mai realizzate per un valore complessivo di quasi venti milioni di euro, ha beneficiato di un credito d’imposta da ritenere allo stato inesistente.

Uno dei tanti meccanismo che, purtroppo, vanno in questo modo a vanificare il possibile e sperato effetto benefico di misure indirizzate, invece, ad incentivare il lavoro e l’imprenditoria.

Al momento, sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria gli amministratori delle società coinvolte e proposta l’adozione della misura cautelare reale del sequestro preventivo, anche per equivalente, nei confronti degli indagati ed ex art. 53 D.Lgs. n. 231/01 nei confronti dell’ente, in ordine al profitto del reato per oltre 11 milioni di euro.

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