Le indagini diagnostiche e il restauro della Dormitio Virginis del Maestro del Trittico di Beffi a “I giovedì del restauro” del MuNDA

L’AQUILA – Nella Sala Francescana del Museo Nazionale d’Abruzzo l’8 maggio alle ore 16.30 si svolgerà l’incontro conclusivo della rassegna I giovedì del restauro, iniziativa di divulgazione dell’attività scientifica di conservazione e tutela del MuNDA, in cui restauratori e diagnosti hanno illustrato la genesi delle opere partendo dal dato materico e arrivando all’esposizione dei progetti conservativi con i risultati delle analisi diagnostiche e sulle tecniche e metodologie del restauro.
Giovedì 8 maggio il fisico diagnosta Stefano Ridolfi illustrerà le indagini diagnostiche non invasive eseguite sull’opera Dormitio Virginis del Maestro del Trittico di Beffi nel laboratorio di restauro con una strumentazione portatile, per garantire l’integrità e la sicurezza del dipinto e per documentarne lo stato conservativo, la tecnica esecutiva ed i materiali presenti. Nel biennio 2022-2023 è stata eseguita una campagna diagnostica con utilizzo sia di Radiografia X Digitale (RX), per studiare la modalità esecutiva e lo stato di conservazione del supporto ligneo, indagare l’eventuale presenza di variazioni compositive e di elementi non visibili ad occhio nudo, che di analisi mediante Spettrometro XRF mobile (EDXRF) per la definizione elementale dei pigmenti presenti nella tavolozza pittorica e delle tecniche d’esecuzione.

La restauratrice Antonella Filiani della società Coo.Be.C. di Spoleto esporrà le operazioni relative al restauro conservativo dell’opera, che ha interessato sia il fronte che il retro delle tavole, prevedendo la pulitura, il consolidamento e la riadesione di tutti i materiali costitutivi, la stuccatura e la reintegrazione pittorica con materiali reversibili e tecnica riconoscibile.
Stefano Ridolfi è laureato in fisica. È Responsabile Tecnico di Ars Mensurae, la prima compagnia spin off Italiana, dedicata specificamente allo sviluppo e all’uso di sistemi portatili per analisi non invasive, nel settore dei Beni Culturali. Insegna alla Sapienza Università di Roma. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e capitoli di libri che riguardano l’ottimizzazione e l’uso di sistemi portatili ED-XRF applicati agli studi di beni culturali. Un particolare aspetto delle sue ricerche riguarda il miglioramento e lo sviluppo di micro sistemi XRF per analisi “in situ”, sistemi macro XRF per l’elemental imaging (mappa della distribuzione degli elementi costituenti la superficie di un oggetto), e lo sviluppo di specifiche SOP (Standard Operating Procedure) per l’analisi di metalli antichi, superfici policrome e materiali lapidei.
Antonella Filiani è laureata in Lettere con indirizzo Arti Visive e nel 1996 ha conseguito il titolo di Restauratore di beni culturali nei settori 1-2-3-4-5-6-7-9 presso l’Istituto Centrale del Restauro. Dal 1997 lavora con la Coo.Be.C. di Spoleto dove dal 2011 ricopre il ruolo di Direttore tecnico.
Si occupa prevalentemente del restauro di dipinti murali e di beni mobili quali dipinti su tela, tavola, sculture lignee, sculture in terracotta policroma e dipinti su carta. A seguito del sisma del 1997 ha operato negli ambiti di movimentazione e pronto intervento sulle opere dei depositi umbri e, più recentemente ha condotto attività di pronto intervento sulle opere dei depositi del Museo Nazionale d’Abruzzo. A numerosi lavori di restauro hanno fatto seguito altrettante pubblicazioni.
Al termine della presentazione, a cui presenzierà la Direttrice del MuNDA Federica Zalabra, il funzionario storico dell’arte Daniele Lauri condurrà una visita guidata dell’opera restaurata.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.