Le ultime notizie sull’emergenza Ucraina in Abruzzo

Apriamo questo nuovo articolo sull’emergenza Ucraina parlando della situazione del Hub vaccinale a Vasto.
“Il centro vaccinale Covid di Vasto rimane chiuso per i profughi ucraini accolti in città dopo gli sviluppi della guerra. Significa che chi vuole vaccinarsi deve essere accompagnato fino a Lanciano o a Chieti. Sono venuto a sapere che la Protezione Civile di Vasto e l’Assessore Della Gatta hanno trovato un accordo per accompagnare i profughi a Lanciano, e trovo tutto questo paradossale se penso all’organizzazione pressoché perfetta tirata su in questi mesi.
Ci sono persone che arrivano moralmente e psicologicamente distrutte, con parenti e persone care ancora in Ucraina, e quello che possiamo fare è fornire assistenza a breve distanza, senza costringere nessuno a doversi spostare in una condizione già di estrema difficoltà e sofferenza. Soprattutto quando le strutture di prossimità ci sono.
Nei giorni scorsi ho inviato una lettera al Direttore Generale della Asl 02 Thomas Schael, che però continua a non dare risposte. Per questo voglio rinnovare il mio invito pubblicamente, nella speranza che si abbia una risposta a stretto giro.
Nel frattempo ho segnalato la questione all’Assessore Verì. Quantomeno per mostrare rispetto ai cittadini ucraini e ai tanti italiani che si sono mobilitati per prestare soccorso e assistenza volontaria”. Ad affermarlo è il Presidente della Commissione di Vigilanza Pietro Smargiassi.

Spostandoci verso Pescara è stata attivata la piattaforma per l’accoglienza dei profughi ucraini.
Il dramma degli Ucraini in fuga dalla guerra ha generato una forte risposta di solidarietà ed umanità da parte di tantissimi abruzzesi.
Per questo motivo, il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, l’Assessore alle Politiche Sociali Pietro Quaresimale e la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Abruzzo Maria Concetta Falivene, sentiti il Prefetto e il Presidente del Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, con il supporto delle Istituzioni Ecclesiastiche, hanno individuato una ricognizione finalizzata alla raccolta delle disponibilità di nuclei familiari residenti in Abruzzo, all’accoglienza temporanea di famiglie con minori o minori non accompagnati in fuga dalle zone del conflitto dell’Ucraina, di messa a disposizione di alloggi, nonché alla formazione di un elenco di mediatori culturali e linguistici.
“Tale modalità di ricognizione – precisa la Garante dell’Infanzia Falivene – ha esclusivamente il compito di facilitare la raccolta dei dati delle famiglie che manifestano la disponibilità, nel rispetto delle procedure previste dalla legge, che prevede quali figure Istituzionali preposte esclusivamente la Prefettura e il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
Rispettare le procedure indicate dal legislatore garantisce in questo modo un’accoglienza decorosa e la prevenzione dei fenomeni di tratta, traffico e sfruttamento – fenomeni che purtroppo si possono manifestare in tali tragiche circostanze – aggiunge Falivene che conclude – . Ho letto su alcune testate giornalistiche informazioni imprecise – non corrispondenti alle mie dichiarazioni – che hanno creato confusione sulle modalità attuative della procedura di accoglienza che ha quali figure istituzionali preposte – ribadisco- le Prefetture e il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila con l’ausilio importantissimo dei servi sociali”.
L’Avviso è consultabile all’indirizzo: http://www.consiglio.regione.abruzzo.it/avvisi/accoglienza-temporanea.