Lettera di ringraziamento dell’imprenditore Berto Savina al reparto malattie infettive dell’ospedale di Avezzano

AVEZZANO – Lettera aperta dell’imprenditore avezzanese Berto Savina, indirizzata al Direttore generale dell Asl1, Fernando Romano, per ringraziare i medici dell’ospedale di Avezzano per la professionalità e delicatezza con le quali hanno trattato i suoi genitori, ricoverati contemporaneamente a causa del Covid.

Questi che segue il testo della lettera di Savina a Romano.

“Egregio Direttore Generale,

attraverso queste poche righe voglio esprimere la mia gratitudine a tutti gli operatori Sanitari del reparto COVID che hanno curato i miei genitori, anche se mio padre, purtroppo è recentemente scomparso. Mia madre invece, è stata dimessa”.    

«Trovo giusto segnalare e dare risalto all’umanità, alla gentilezza e soprattutto alla professionalità dell’intero reparto COVID dell’ospedale “S. Filippo e Nicola” di Avezzano dove, ho avuto modo di constatare nel corso dei giorni, l’altissimo livello di preparazione del personale sanitario.

I miei genitori, sig. Tito Savina, di anni 100 e la sig.ra Silvia   Di Paolo, di anni 92, sono stati ricoverati “contemporaneamente”, nello stesso reparto proprio a causa del Covid. 

Fin da subito, il ricovero si è prospettato come unica soluzione al problema, anche a causa delle precarie condizioni di salute dei miei anziani genitori vista l’età.

Davanti a un tale scenario, di grande impatto psicologico nonché fisico, con la speranza recondita di trovare soluzioni differenti, quei Medici esperti e competenti, con i quali mi sono relazionato, mi hanno rassicurato, facendomi sentire il calore umano che si respira nel reparto; i miei genitori sono stati seguiti ed assistiti sia psicologicamente che moralmente, dagli straordinari medici e infermieri del “reparto covid” alleviando per quanto possibile la loro solitudine.

Non sto a descrivere il calvario al quale la malattia ha sottoposto i miei anziani genitori né l’ansia, l’agitazione e l’angoscia che ho provato per loro… e che mi porto dentro, dal momento che mio padre non c’è più!

Queste righe hanno un’altra finalità, nascono dalla convinzione profonda di aver trovato all’interno della struttura ospedaliera, nel reparto COVID, un ambiente accogliente, disponibile e pieno di calore umano.

E allora sento il bisogno di testimoniarlo. Sento il desiderio di ringraziare tutto il personale, senza escludere nessuno, dagli operatori sanitari, alla Dott.ssa Mariani Rinalda, al Dott. Cellucci Fabrizio, alla dott.ssa Cornia Chiara” poiché nelle loro funzioni tutti hanno contribuito ad alleviare le sofferenze, le paure, le fragilità che una malattia così invasiva e devastante come il COVID, su persone anziane, arreca. Parole di conforto e di speranza, sono state il sollievo quotidiano offerto dal personale paramedico.

Perché mai deve fare notizia la mala sanità e non possono fare notizia le buone pratiche di un efficiente servizio ospedaliero?

Voglio insieme alla mia famiglia testimoniare la mia esperienza e ringraziare tutti:   professionisti coscienziosi e seri, persone che hanno a cuore il loro lavoro e lo esercitano con serietà  tra le infinite difficoltà di oggi, convinti della propria difficile missione, e consapevoli  che dall’altra parte c’è chi soffre e che un comportamento riguardoso e delicato può fare la differenza , quanto la stessa terapia, a chi come me, in un attimo, ha visto la vita dei propri genitori sfuggirgli di mano!». Con stima e riconoscenza, Berto Savina

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