LFoundry Avezzano. Richiami per le pause ai dipendenti. Il M5S: “Chi governa si preoccupi delle condizioni di lavoro invece di dare i numeri il I Maggio”

AVEZZANO – LFoundry di Avezzano, condizioni sempre più difficili e ambiente di lavoro sempre meno disteso.
A peggiorare la situazione, già sufficientemente critica, sarebbero alcuni richiami, parecchi a detta dei sindacati, arrivati di dipendenti per la questione pause. Ovvero troppe pause e troppo lunghe. A parte che non sembrava che alla LFoundry avessero questo enorme carico di produzione, ma poi ricordiamo che lì dentro s lavoro dento uno scafandro con una procedura di igienizzazione e decontaminazione che nemmeno alla Nasa.
Sul punto prende posizione il Gruppo territoriale Avezzano Marsica con il rappresentante Massimo De Maio, che stigmatizza il comportamento dell’azienda, peraltro coincidente con il I Maggio, e solidarizza con il personale della fabbrica avezzanese.
Questa la nota del Gruppo territoriale Avezzano-Marsica del Movimento Cinquestelle a firma del rappresentante Massimo De Maio.
“Esprimiamo preoccupazione per le contestazioni fatte dai dirigenti della LFoundry a lavoratrici e lavoratori in merito ai tempi delle pause, rese note in queste ore da tutte le rappresentanze sindacali dello stabilimento.
Nel giorno della Festa dei Lavoratori avremmo voluto sapere quali nuove commesse sono state acquisite dai manager e dalla proprietà, per dare un futuro allo stabilimento LFoundry di Avezzano. Invece, mentre continuiamo a ricevere segnalazioni sulla scarsità dei tempi per le pause, abbiamo dovuto leggere l’ennesimo comunicato delle sigle sindacali che lamentano decisioni aziendali a danno dei lavoratori e delle lavoratrici.
45 minuti di pausa ogni 8 ore di lavoro e 15 minuti al giorno per andare in bagno potrebbero sembrare sufficienti, se non fossimo alla LFoundry dove si lavora con lo scafandro e con procedure di decontaminazione più stringenti di quelle previste per una sala operatoria.

Alle lunghe procedure di vestizione e svestizione vanno aggiunte le distanze da percorrere per raggiungere i servizi igienici o la mensa. Infine, se sei donna e hai il ciclo, devi subire la parità di pausa: se sfori i tempi per le tue necessità igieniche, rischi la contestazione e con più contestazioni, il licenziamento.
Anche le circa 1.500 persone che lavorano direttamente o indirettamente per la LFoundry subendo riduzioni di stipendio e pressioni di ogni tipo sono conteggiate statisticamente nei numeri che i governi Meloni e Marsilio stanno dando a ruota libera nel loro primo maggio di propaganda sconnessa dalla realtà: fumo negli occhi per coprire la totale assenza di qualsiasi provvedimento che renda il mondo del lavoro degno di un Paese civile, a partire da un salario minimo legale che eviti di restare povero anche a chi un lavoro ce l’ha.
E mentre i lavoratori e le lavoratrici nella Marsica scivolano verso condizioni di lavoro ottocentesche, aspettiamo ancora un segnale di esistenza in vita da parte del Ministro Urso sulla grave assenza di un futuro industriale per l’importante stabilimento della LFoundry di Avezzano, nonostante le parole rassicuranti sui tavoli a Roma del Sindaco Di Pangrazio che ci vorrebbe abituare a ringraziare sempre le destre al governo, anche in assenza di risultati.
Il Movimento 5 Stelle continua a restare al fianco di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori marsicani della LFoundry e di tutte le altre realtà industriali, agricole, artigianali e commerciali in questo Primo Maggio di celebrazione dei diritti di chi contribuisce al bene comune con lavoro e sacrificio.
Dare i numeri non basta come non basta annunciare ‘tavoli’ inconcludenti. C’è ancora bisogno di attenzione, mobilitazione e atti di Governo per non perdere quella dignità umana sul lavoro che è stata conquistata al prezzo di dure lotte”.