LFoundry Avezzano. Trattativa in alto mare. Fim-Cisl: «L’Ad lascia lo stabilimento in balìa degli eventi»

AVEZZANO – Trattativa per il futuro produttivo e organizzativo della LFoundry Avezzano, fumata nera e levata di scudi contro l’Amministratore delegato dell’azienda.

L’incontro che oggi avrebbe dovuto aprire la strada ad un nuovo accordo complessivo (attualmente è in vigore quello stilato e confermato negli anni con modifiche ai tempi della proprietà iniziale di Texas Instruments) per il futuro della più grande realtà produttiva della provincia, e una delle maggiori a livello regionale, si è concluso con una fumata nerissima e accuse chiare e nette dalla Fim-Cisl nei confronti dell’Ad di LFoundry, D’Antiochia, che avrebbe avuto un atteggiamento quantomeno di estrema diffidenza, se on proprio d ostilità, secondo i sindacalisti e i rappresentanti dei lavoratori, nei confronti sia della componente sindacale sia nei confronti dei dipendenti stessi.

Questa la nota diffusa dalla Segreteria Fim-Cisl territoriale, diretta da Antonello Tangredi, e dai componenti Fim ella Rsu aziendale: «Nell’incontro di oggi pomeriggio si è consumata la peggior pagina nelle relazioni industriali- sindacali dello stabilimento LFoundry. L’ Amministratore Delegato ancora una volta ha cercato di scaricare gli insuccessi aziendali sui lavoratori e sul sindacato, non è stato in grado di comunicare una minima strategia industriale per il futuro mettendo di fatto lo stabilimento in balia dei quattro venti. Il sindacato che da sempre ha avanzato proposte serie, finalizzate sia al mantenimento dei livelli occupazionali che di prospettiva futura per la più grande fabbrica della provincia, si è trovato di fronte a un’irresponsabile  capacità manageriale dell’A.D. Nelle prossime ore il sindacato proverà a fare una sintesi unitaria per dare risposta sia ai lavoratori sia alla società civile ,laddove non fosse possibile la sintesi sindacale unitaria la FIM CISL procederà da sola». Segreteria Fim-Cisl e Rsu Fim-Cisl.

C’è da augurarsi in cambiamenti repentini e radicali che possano portare, nel più breve tempo possibile, ad avere una base sulla quale costruire il nuovo corso dello stabilimento avezzanese, magari partendo dall’esperienza maturata nei decenni passati.

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