Lino Guanciale, a sorpresa nell’ultima puntata di “Mare Fuori”.

L’Aquila – Nei giorni scorsi si è conclusa la serie televisiva Mare Fuori, diretta da Carmine Elia e trasmessa dal 23 settembre 2020 su rai Due, con il “cadou” nell’ultima puntata, dell’attore avezzanese Lino Guanciale, sempre disponibile e sensibile alle tematiche che vedono coinvolti i giovani, questa volta alle prese con il problema della “devianza minorile”.

Un film di successo che ha attirato innumerevoli spettatori per lo più giovani, interpretato da ragazzi esordienti, giovani alle prime armi, che si sono avvicinati nel mondo del cinema e che hanno saputo mostrare con la loro voglia d’imparare, e la spigliatezza, il talento nell’immedesimarsi in personaggi e in scene costruttive e drammatiche, che aprono gliocchi su una realtà oggi nascosta o raccontata in modo superficiale.

Una serie costituita da 12 episodi, che mostra la ”trasparenza”, la trasparenza delle regole, del modo sincero e spontaneo in cui racconta la realtà vissuta, purtroppo da molti giovanissimi nelle zone più mafiose dell’Italia, quale Napoli, Roma, Palermo. Ragazzi e ragazzi alle prese con assalti di bullismo, sostanze stupefacenti e armi, e che un giorno si e l’altro pure si ritrovano nel carcere minorile. Ed è proprio in questo carcere minorile che nasce un’amicizia tra i personaggi del cast, ma anche nel mondo fuori. I protagonisti Chiattillo

(Nicolas Maupas) Carmine (Massimiliano Caiazzo) instaurano un legame profondo e irreversibile, fatto di fiducia e complicità, un legame che li rende forti di fronte a ragazzi mafiosi come il capogruppo Circo (Giacomo Giorgio) che sottomesso dalle idee paterne non accetta mai di perdere, il suo mood viene racchiuso nella frase “dimentico ma non perdono”, e i suoi coetanei Edoardo (Matteo Paolillo il quale dietro la sua corazza nasconde un animo sensibile da essere definito il poeta, Pino (Ar Tem), Pirucchio (Nicolò Galasso) e Totò (Antonio Orefice).

A gestire uno scenario difficile e burrascoso troviamo Massimo Valenti (Carmine Recano) che si affeziona ai ragazzi e farà ogni possibile per salvarli, affiancato dalla Pm Paola Vinci (Carolina Crescentini) una donna apparentemente antipatica che alla fine prende a cuore ogni ragazzo/a. Ruolo fondamentale lo recitano anche le ragazze, in particolare.

Naditza(Valentina Romani) che dopo essere scampata da un matrimonio combinato preferisce restare in carcere e s’innamora di Chiattillo, Viola, (Serena de Ferrara) di cui sconvolge la sua spietatezza e le amiche di Nadtiza, Serena e Silvia (India Santella e Clotilde Esposito)

Ognuno di loro ha rivelato in maniera diversa le varie sfaccettature della vita quotidiana, tra crisi di pianto, nervi a fior di pelle e ironia, Si perché in un tema così freddo sono riuscita a ridare calore ai spettatori ma anche a loro stessi con l’ironia, prendendo la vita da sotto un’altra ottica, con leggerezza.

Una serie che merita di restare nella storia, perché narra di una realtà che, va avanti da ormai decenni e di cui nessuno sinora si era mai spinto a rivelarne in modo schiettol’esistenza costruendone una sceneggiatura e rivelandone i particolari più pungenti. Perché in fondo, quei ragazzi sono un po’ tutti Chiattilo che significa Bravo ragazzo. Una serie che merita di essere vista episodio per episodio perché la bravura e il talento mostrato da questi ragazzi non si può trascrivere in poche righe.

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