Lo streaming salverà il teatro?

AVEZZANO – Quattro passi fatti nel corridoio a piano terra del Comune di Avezzano. Quattro chiacchiere con i responsabili del settore cultura e emergono tutte le difficoltà che sta vivendo il teatro ad Avezzano, così come per il resto d’Italia.
Abbiamo avuto modo di raccogliere impressioni qua e là, tra gli attori professionisti e fra i dilettanti e c’è sgomento, disorientamento.
D’altra parte la situazione emergenziale va avanti dalla fine dell’inverno ed ha attraversato l’intera primavera, spegnendo le stagioni teatrali in corso, quella comunale e quella del cosiddetto Teatro OFF.

Dal Teatro Off Limits, in collaborazione con lo studio grafico DL Print e l’ agenzia letteraria Ponte di Carta, con la cura diretta di Antonio Pellegrini, condirettore del Teatro Off, viene un nuovo progetto letterario a scopo benefico che è intitolato “Quarantelle: novelle da Quarantena” e che è costituito da un’antologia di racconti, raccolti a scopo benefico, che concorreranno a realizzare uno o più libri dedicati alla situazione di emergenza e di isolamento che stiamo vivendo.
Il libro sarà venduto nelle librerie della province e anche durante le manifestazioni del nostro Teatro Off. L’intero ricavato, al netto delle spese di realizzazione, sarà devoluto, in maniera chiara e trasparente, all’associazione AVIS”, ci dice Antonio Pellegrini, co-direttore della stagione di prosa indipendente.
Partecipa alla selezione per la iniziativa del “Maggio del Libro” del Teatro Marrucino di Chieti, l’Associazione Proteo, con tre letture in serie, due tratte dai manzoniani Promessi Sposi (Cecilia e la Notte dell’Innominato) ed una poesia (Ogni caso di Wislawa Szymborska), fatte da Emma Francesconi, Giovanni De Pratti e Francesco Frezzini, la quale Associazione sta portando avanti un altro progetto, ovvero un audiolibro tratto dalle “Love letters” di A.R. Gurney.
Sempre l’Associazione Proteo continua con piccole performance teatrali su FB.
Ma giustamente c’è da chiedersi quale contributo possano dare queste iniziative alla lettura e al teatro.
Ancora dal Teatro Off, giunge un commento interessante: “…Si riparte, piano, poco per volta, ma si riparte. Tutto il paese ha dimostrato di avere la tenacia per resistere e la grinta per ricominciare, la stessa che investiamo noi ogni giorno per mantenere attivo il nostro progetto teatrale. Ci abbiamo creduto e continueremo a farlo. In questo periodo ci siamo reinventati entrando spesso nelle vostre case per regalarvi un sorriso, perché noi viviamo di questo, viviamo di emozioni. Ora siamo ancora fermi e lo saremo ancora a lungo. Ma torneremo, e sarà allora che ci riuniremo a voi, al vostro entusiasmo e al vostro sostegno di cui abbiamo avuto e avremo bisogno. Torneremo ad emozionarci dal vivo, noi sul palcoscenico, voi seduti sulle vostre poltroncine numerate…
Si dovrà ripartire, pian piano, – dice Corrado Oddi in una intervista – ma occorre cercare di ricostruire tutto un mondo che non è inquadrato…
Un altro attore che ci prega di mantenere il riserbo afferma: “…In questo periodo c’è stata la pubblicità e le sue scenette a cercare di sostenerci, ma il teatro è alle corde e neppure il cinema ci può venire in aiuto…
Molte iniziative attuali si basano sulla registrazione di filmati, più o meno brevi, ma pur sempre filmati, e, se non si potrà tornare ad allestire scene all’aperto o in teatro, forse, resterà solo lo streaming a salvare il teatro, all’epoca del Coronavirus?

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