L’ordine degli avvocati sostiene la protesta della Polizia Penitenziaria

SULMONA – E’ necessario velocizzare l’apertura di un nuovo padiglione nel carcere di Sulmona  che  “rende ineludibile e non più discutibile la “sinergica” permanenza del Tribunale di Sulmona con il potenziamento del personale in forza nel penitenziario sulmonese. A sostenerlo  è il presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Sulmona, Luca Tirabassi, esprimendo la piena solidarietà forense alla Polizia Penitenziaria, in questi giorni sta protestando 

per chiedere che vengano colmate le carenze di organico che da anni aggravano il lavoro e le tensioni all’interno dell’istituto di pena peligno. “La già denunciata situazione di scopertura, nell’ordine del 40% circa, non ha peraltro impedito al nostro Tribunale, persino durante l’emergenza “covid-19” e anche grazie alla presenza in sede di tutti i dipendenti sin dall’11 maggio scorso ed alle intese siglate fra Magistratura ed Avvocatura, nel solco di una consolidata esperienza di organizzazione ed efficienza, di assicurare la celebrazione di un significativo numero di udienze, soprattutto penali, a fronte della sostanziale paralisi che ha, invece, colpito molti uffici giudiziari, di grandi dimensioni, nel resto del Paese” sottolinea il presidente dell’Ordine forense.  “Va, tuttavia, colmata e risolta quanto prima, al fine di non mettere a rischio, nel prossimo futuro, il funzionamento del nostro presidio Giudiziario e i diritti anche quello alla sicurezza, individuale e sociale dei cittadini di questo territorio, e non solo – continua Tirabassi – diritti ed istanze, è bene rammentarlo in queste ore, a scanso di possibili fraintendimenti, che giammai potrebbero essere tutelati dalla preannunciata istituzione di un semplice “ufficio di prossimità”, la cui natura amministrativa, con funzioni di mero orientamento informativo per l’utenza, ne preclude, qui come altrove, qualsivoglia effetto surrogatorio o compensativo della eventuale e scellerata soppressione del Tribunale. Si rinnova, pertanto, – conclude – l’invito a tutti i rappresentanti politici ed istituzionali, in ambito nazionale, regionale e locale, ad attivarsi, ciascuno per quanto di competenza, nei sensi auspicati”.

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