L’orso Juan Carrito, pare si stia adattando sulla Majella

Palena – Pur nella piena consapevolezza che non si possa affatto escludere che l’orso torni a frequentare in breve tempo aree antropizzate o centri abitati, il primo dato, per quanto preliminare, di una permanenza di 12 giorni ormai e dei movimenti esplorativi compiuti da Juan Carrito, in un territorio completamente privo di insediamenti umani e con una sostanziale assenza di interazioni con l’uomo, suggerisce che Juan Carrito si stia nutrendo probabilmente solo del cibo che può trovare nei boschi e nelle radure che sta frequentando (erba, formiche ecc.).

Prosegue senza particolari criticità, quindi, la permanenza dell’orso M20, detto Juan Carrito, sulla Majella.

L’orso era stato traslocato dall’area faunistica di Palena, nella quale si era svolta una breve fase di captivazione temporanea, lo scorso 25 Marzo, in un’area interna del massiccio della Majella, attraverso un’operazione svolta dal personale tecnico del Parco Nazionale della Majella. Dal giorno del rilascio lo stesso personale ha effettuato un monitoraggio intensivo sia mediante i dati provenienti dal radiocollare GPS applicato all’animale, sia mediante attività di campo, evitando in ogni caso il contatto diretto con l’animale.

Questo fa ben sperare rispetto ad una possibile prosecuzione degli interventi sperimentali da porre in atto per favorire un ritorno alla normalità per la vita del giovane orso.Il Parco continuerà a tenere aggiornata sia la partnership istituzionale, sia i tanti amici di Juan Carrito e, naturalmente, con assoluta priorità, tutti i cittadini del Parco, nel caso l’orso dovesse riavvicinarsi alle case, evenienza per la quale è già pronto un servizio di monitoraggio intensivo e di sorveglianza sul territorio con la collaborazione del Reparto Carabinieri Parco Maiella, dicono dalla Majella.

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