L’orso Juan Carrito torna libero dopo il trasferimento dall’area faunistica di Palena

AVEZZANO – Come si legge in una nota del “Parco nazionale della Maiella”, ieri, 25 marzo, l’orso Juan Carrito è stato trasportato dall’area faunistica di Palena sul massiccio della Maiella, attraverso un’operazione svolta dal personale del Parco Nazionale della Maiella in collaborazione con il Raggruppamento Aeromobili Carabinieri, il Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Maiella”, e con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara.

«Il ritorno dell’orso in natura rappresenta la seconda fase dell’intervento di emergenza – spiega il Parco – eseguito dal Parco Nazionale della Maiella a supporto della Regione Abruzzo, che lo scorso 6 marzo era iniziato con la cattura di Juan Carrito a Roccaraso e il suo temporaneo trasferimento in area faunistica in attesa di un miglioramento delle condizioni meteorologiche che, finora, avevano impedito l’attuazione della traslocazione sulla Maiella.

Durante il periodo trascorso in area faunistica l’orso Juan Carrito non ha avuto contatti con l’uomo e si è alimentato esclusivamente di cibi di origine naturale ma, al contrario di quanto riportato da molti organi di stampa e da fonti ufficiali di altri enti, allo stato attuale non è stato effettuato nessun percorso di “rieducazione”. In questa fase – prosegue la nota -, infatti, come riportato chiaramente nel precedente comunicato ufficiale del Parco Nazionale della Maiella, la permanenza temporanea in area faunistica era mirata al solo allontanamento urgente dell’orso da Roccaraso in attesa, appunto, di poter effettuare la traslocazione in Maiella.

L’obiettivo dell’intervento di traslocazione, discusso nell’ambito di specifiche riunioni di coordinamento tecnico-istituzionale, richiesto dall’ente competente, Regione Abruzzo, e autorizzato dal Ministero per la Transizione Ecologica (MITE) su parere favorevole di ISPRA, è quello di allontanare l’orso dalle aree antropizzate che frequentava per tentare di indurlo a vivere lontano dai paesi e dal cibo di provenienza antropica. La presenza di Juan Carrito nei centri abitati, infatti, non era più tollerabile soprattutto perché l’animale si alimentava ormai da troppo tempo quasi esclusivamente di rifiuti, un comportamento che, oltre a creare situazioni potenzialmente pericolose e di conflitto con le persone, danneggiava l’orso stesso mettendo a repentaglio la sua salute.

È difficile prevedere cosa farà l’orso Juan Carrito nelle prossime settimane e nei prossimi mesi – continua – poiché sono molte le variabili che influenzano l’esito di operazioni complesse come le traslocazioni e, purtroppo, il ritorno dell’orso all’interno di centri abitati è un’eventualità che potrebbe verificarsi anche nel breve termine. Per questo motivo Il Parco Nazionale della Maiella – conclude la nota – ha già predisposto un piano di intervento nel quale sono proposte ulteriori attività, anche sperimentali, mirate a tenere l’orso lontano dai paesi e a tentare tutto quanto possibile per eliminare o quanto meno ridurre la sua dipendenza dal cibo di origine antropica».

«Il Parco Nazionale della Maiella – spiega Luciano Di Martino, Direttore del Parco – sta operando con estrema professionalità supportando le operazioni di gestione della complessa situazione creatasi a Roccaraso sia attraverso azioni concrete, sia attraverso proposte di possibili attività da sperimentare, tra le quali il già citato percorso di “rieducazione”, per agire sul comportamento dell’orso, che tuttavia non è ancora iniziato, ed anzi deve essere ancora espressamente autorizzato”. Naturalmente, – aggiunge Lucio Zazzara, Presidente del Parco – gli interventi da mettere effettivamente in campo saranno stabiliti attraverso interlocuzioni tra tutti gli enti coinvolti e, comunque, sempre sottoposti ad autorizzazione da parte del MITE. Il Ministero è stato aggiornato sull’esito delle nostre attività e sulla nostra volontà di fare tutto quanto sia nelle nostre possibilità e nella compatibilità delle valutazioni scientifiche del caso, per garantire a Juan Carrito una vita “da orso” in natura».

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