Massa d’Albe, minoranza contro il Sindaco Blasetti: «Esclusi dalla visita del ministro per una passerella elettorale, mentre museo e scavi di Alba Fucens sono fermi»

MASSA D’ALBE – «A Massa d’Albe arriva in visita il Ministro della Cultura ma il sindaco non coinvolge i consiglieri comunali, riservandola a pochi privilegiati della sua cerchia».

Lo dichiarano i consiglieri di minoranza Antonio Mastrangelo, Gianni Mancini e Giovanni Ceglie in merito alla visita di ieri del titolare del dicastero della cultura Sangiuliano.

Secondo l’opposizione, il Sindaco Blasetti avrebbe fatto da “guida turistica” del ministro, dimenticando che l’area archeologica di Alba Fucens è ferma, e tutti gli altri investimenti attesi in quell’area sarebbero al palo.

«Il ministro è stato in visita ad Alba Fucens e noi, come tutti i consiglieri, lo abbiamo appreso dai giornali. Invece di coinvolgere tutti, nell’interesse della comunità, il sindaco Nicola Blasetti ha gestito la visita dell’uomo di governo come un incontro privato.

Lo sa, il sindaco, che un Comune non è un affare personale e che non si amministra come un condominio? Perché non ci ha coinvolto? Aveva qualcosa da nascondere? Temeva contraccolpi pubblici? O che potessimo “disturbare” il clima preelettorale di qualcuno?

Fatto ancora più grave e offensivo – aggiungono i tre, “è che, mentre venivamo esclusi come consiglieri comunali, il primo cittadino, nel suo tour preelettorale, accompagnava ad Alba Fucens amministratori di altri Comuni marsicani e persino di altre aree della provincia.

Il sindaco vuole forse esautorare il consiglio comunale, depositario della volontà popolare, del suo ruolo? O, magari, appaltare l’amministrazione del Comune a personaggi esterni che nulla hanno a che fare con l’espressione della volontà popolare della nostra comunità?

Si è trattato – dicono i tre esponenti di opposizione – di una passerella elettorale a cui il sindaco si è prestato, incurante degli interessi della collettività.

Fare da passivo “accompagnatore” al ministro è offensivo per lo stesso Sindaco. I progetti per il sito archeologico e per il museo di Alba Fucens sono drammaticamente al palo da quando si è insediato il capo dell’amministrazione che però si attiva, con grande solerzia e prontezza, quando deve fare da ossequioso anfitrione per assecondare obiettivi estranei al reale interesse del territorio da amministrare.

Una beffa considerando che, nelle settimane scorse, gli stessi residenti di Alba Fucens, cancellando il nome del proprio centro dai segnali stradali posti all‘ingresso, hanno voluto esprimere una richiesta di separazione da Massa d’Albe.

Ci si chiede con quale dignità il sindaco possa andare avanti e incrociare per strada la gente dopo che essa lo ha sconfessato con striscioni di protesta affissi in piazza ovunque!

Nel suo bene, e soprattutto della comunità. Lasci dunque il Comune a chi ha voglia e capacità di fare e può confrontarsi con gli elettori senza dover abbassare la testa per sensi di colpa o vergogna di ammettere il proprio fallimento!». Gianni Mancini, Antonio Mastrangelo e Giovanni Ceglie