Maurizio Acerbo (Prc): «Dal governo regalo a Toto da un miliardo e mezzo di euro»

PESCARA – Regalo di fine anno del Governo Conte alla Toto Holding, nonostante i problemi e le inchieste. A parlare è il segretario del Partito della Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, che attacca duramente una norma, inserita nel piano di ripresa del governo, che prevede un stanziamento di 1,5 miliardi di euro alla Toto Holding concessionaria delle autostrade A24 e A25.

Acerbo chiede conto alla maggioranza di governo, e soprattutto alla Ministra Paola De Micheli, relativamente a questo “regalone” che riguarda, peraltro, lavori di manutenzione e ammodernamento che o avrebbe dovuto fare Toto, secondo Acerbo, oppure sarebbero dovuti passare per una gara europea.

Carlo Toto

Questa la nota integrale del segretario di Rifondazione Comunista: «Dando uno sguardo all’allegato relativo alle schede di progetto del “Piano Nazionale di ripresa e resilienza – #NextGeneration Italia” si scopre un gigantesco regalo alla società concessionaria delle autostrade A24-A25 per l’ammontare di 1,15 miliardi. Si dà il caso che la Toto holding e la controllata Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25, siano al centro di inchieste di varie procure della repubblica abruzzesi per responsabilità relative alla mancata manutenzione e i problemi di sicurezza derivanti.

Nonostante gli utenti paghino da anni i pedaggi più alti d’Italia le infrastrutture autostradali sono in stato di gravissimo deterioramento. Invece di provvedere alla revoca della concessione il governo si prepara a regalare una quantità enorme di denaro pubblico al gruppo Toto. Questi gigantesco premio a un concessionario sotto inchiesta è un’offesa ai cittadini e risulta ingiustificabile.

I costi della manutenzione debbono ricadere sulla collettività mentre il concessionario ha incassato per anni i pedaggi e ha potuto fare lavori in house? Il governo vuole pagare la messa in sicurezza al posto di Toto? I soldi vengano spesi almeno con una gara d’appalto europea. Tutti i lavori che non erano previsti nella concessione perché derivanti da norme sopravvenute non dovrebbero comunque trasformarsi in dazioni dirette ma dovrebbero andare a gara.

Comunque il concessionario dovrebbe fare la sua parte dei lavori. Abbiamo la sensazione che con la scusa dell’adeguamento antisismico si sta mettendo a carico della collettività tutta la mancata manutenzione con la scusa di non far aumentare le tariffe. Invitiamo il governo e la maggioranza a cancellare questa previsione vergognosa. La ministra De Micheli come giustifica questa porcheria?» Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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