Mendicava in centro mostrando la figlia di 3 anni, 30enne denunciata dalla Polizia Locale di Avezzano per sfruttamento di minori

AVEZZANO – Una trentenne di nazionalità romena è stata sorpresa dagli agenti della Polizia Locale di Avezzano a fare accattonaggio, in pieno centro cittadino, sotto la pioggia e al freddo, avvalendosi della figlia di 3 anni.
Nel pomeriggio di oggi una pattuglia della Polizia Locale di Avezzano, diretta dal comandante Luca Montanari, si avvedeva che lungo la centralissima via Garibaldi una donna con i tradizionali abiti da nomade, stava svolgendo, al freddo, senza alcun riparo sotto una fredda pioggia battente, la pratica dell’accattonaggio avvalendosi di una bambina molto piccola, tra l’altro priva di indumenti adatti per quelle temperature.
Decisi a intervenire, soprattutto per mettere in sicurezza la minore, gli agenti hanno provveduto a fermare la donna per accompagnarla in stato di fermo presso gli uffici del comando di via don Minzoni.
Lì veniva identificata come S.S., rumena di trent’anni, la quale in un italiano comprensibile, ma incerto, dichiarava di essere arrivata dalla Romania, di essere senza fissa dimora, di dormire in auto per strada e di procurarsi da vivere mendicando.
Sia la donna che la bambina, di soli tre anni, erano decisamente trascurate e malvestite, alquanto maleodoranti e in effetti visibilmente sporche. Gli agenti, trovando tristi conferme ai loro iniziali timori, hanno deciso così di attuare un provvedimento d’urgenza per mettere in sicurezza la bambina, non senza essersi prima consultati con il pubblico ministero presso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila.
Evidente, infatti, lo stato di abbandono morale e materiale della vittima di quello sfruttamento, nonché di esposizione della stessa a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-fisica.
L’accompagnamento è stato effettuato presso una struttura di accoglienza, mentre la madre è stata denunciata per il reato di impiego di minori nell’accattonaggio.