Mercato del sabato di Avezzano. Grazie degli ambulanti al Consiglio. Tranne a Taddei

AVEZZANO – Mercato del Sabato di Avezzano definitivamente dislocato nella zona di Piazza Torlonia e strade limitrofe, ringraziamento pubblico delle organizzazioni degli ambulanti al Consiglio comunale che, nell’ultima seduta, ha finalmente chiuso questa vicenda.

Ringraziamento con coda polemica in quanto, palesemente, gli stessi ambulanti ringraziano tutti i presenti al voto, eccetto il consigliere di Forza Italia, Goffredo Taddei, che, coerente con la linea dell’ex Sindaco De Angelis, ha votato contro questa determinazione.

Questa la nota degli ambulanti: «Le Associazioni di categoria Fiva-Confcommercio, Cidec, Confesercenti, Ringraziano tutto il consiglio comunale tranne il consigliere Goffredo Taddei che ha votato contro lo spostamento definitivo del mercato del sabato nell’attuale dislocazione e vorremmo fare alcune precisazioni al riguardo.

Goffredo Taddei

L’attuale dislocazione del mercato non incide pesantemente sul traffico cittadino a conferma di ciò c’è la relazione del comandante della Polizia Locale di Avezzano, avvocato Luca Montanari, mentre in zona nord ricordiamo, per l’ennesima volta, che essendoci i tre maggiori plessi scolastici di Avezzano, Industriale, ex Magistrali e Liceo Scientifico, nelle ore di entrata ed uscita dagli stessi il traffico si paralizzava. Dal punto di vista della sicurezza, il piano sicurezza tanto decantato dall’Amministrazione di Gabriele De Angelis non è mai stato effettuato in quanto il mercato non era a norma. Facciamo presente che tutti i sabati c’era un via vai di automobili in mezzo al mercato tanto che, addirittura, un sabato un pullman dell’azienda regionale Tua “entrava” in mezzo al mercato e solo per un puro miracolo non è successa una tragedia. Vogliamo infine informare che, per l’attuale dislocazione, il piano sicurezza è perfettamente legale come ha affermato la sentenza del Tar Abruzzo numero 00166/2020 pubblicata il 24 luglio 2020, pronunciamento resosi necessario a causa del ricorso di alcuni ricorrenti che dichiaravano che il mercato non aveva la sicurezza richiesta dalle leggi vigenti.

Ricordiamo inoltre che il Sindaco di Avezzano, Mario Spallone, ha spostato il mercato da Via Mazzini a Piazza Torlonia e non in zone periferiche di Avezzano.

Il “traffico” fra i banchi del mercato nella zona Nord

Per dovere di cronaca, rammentiamo che il mercato è stato riportato in centro dopo ben quattro giornate di sciopero da parte dei commercianti ambulanti frequentatori del mercato del sabato di Avezzano, e, successivamente, è stata effettuata una raccolta di 119 firme per il ritorno in centro dei circa 140 ambulanti che frequentano il mercato del sabato. Il Commissario Dott. Mauro Passerotti, subentrato dopo la caduta in Consiglio comunale dell’Amministrazione De Angelis non per scelta politica ma perché c’era una delibera dello stesso Consiglio, l’ultimo utile dell’Amministrazione De Angelis, che prevedeva il ritorno del mercato in centro. Di conseguenza, insieme alle associazioni di categoria, si è giunti alla conclusione che l’attuale dislocazione è la migliore per la città di Avezzano.

La raccolta di firme dell’epoca per riportare il mercato in centro

Per quanto riguarda Piazza Torlonia, facciamo presente che la stessa viene sporcata e deturpata da alcuni cittadini incivili e non dagli ambulanti. A supporto di ciò ci sono le affermazioni dell’attuale Sindaco, Dott. Giovanni Di Pangrazio, che tra l’altro ha diffidato la ditta, che attualmente ha in appalto la manutenzione e la pulizia della piazza, ad adempiere ai suoi doverti contrattuali». Per le organizzazioni Fivaconfcommercio, Cidec, Confesercenti – Giovanni Cioni, Roberta Masci e Carlo Rossi.

Noi, per parte nostra, diciamo che finalmente questa lunga diatriba, che da sempre inizio abbiamo definito inconcepibile, ché fosse una scelta errata lo dicevano i fatti senza interpellare analisti ed esperti, si è finalmente chiusa. Il resto è sterile dibattito accademico che, peraltro, alla città non interessa. Con la speranza di no doverne parlare mai più.

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