Mercato del sabato: ripartenza ufficiale

Avezzano – Si è concretizzata oggi la ripartenza ufficiale del mercato di Avezzano nella sua sede storica. Fra scioperi, cadute amministrative, commissariamenti e ricorsi, finalmente i commercianti tornano a vivere.

Un battaglia durata un paio d’anni, ma che alla fine ha visto prevalere quello che in moltissimi richiedevano: l’annullamento dello spostamento del mercato nella zona nord di Avezzano. Da oggi, 6 Giugno, infatti il mercato torna nella sua sede storica, centro cittadino e luogo di fruibilità per tutti gli avezzanesi.

La battaglia era già stata vinta ad inizio anno, ed era tutto pronto per il ritorno alle origini già nella seconda metà di Marzo. Poi purtroppo, causa Covid, tutto è saltato. L’Italia si è bloccata, ed i lavoratori sono stati fermati ulteriormente nella loro battaglia per tornare ad uno dei diritti fondamentali, il lavoro. Con la dovuta cautela si è mosso il Commissario Passerotti, che capendo le criticità di una zona ampia come Avezzano, ha deciso di far riprendere le attività commerciali nella massima situazione di sicurezza possibile.

Adesso, il mercato è ufficialmente ripartito, tornando ad essere il simbolo che era, sia a livello economico che sociale (per quanto la socialità in questo periodo non è proprio la stessa di qualche mese fa). Anche il meteo ha favorito il buon esito di questa re-inaugurazione, della quale ci parla così il Commissario Passerotti:

Ultimo capitolo della storia è infatti un ricorso al TAR presentato da un privato cittadino, che adducendo diverse motivazioni, vorrebbe far impugnare al TAR questo spostamento. Ce ne ha parlato con queste parole l’avvocato Roberto Verdecchia, consigliere di opposizione all’epoca dei fatti, così:

Il ricorso al momento, come evidenziato dall’avvocato Verdecchia, ha mancato il suo primo bersaglio, ovvero la sospensione del provvedimento. Rigettato infatti questo punto, ora si attenderà il responso del 2 Luglio. Questa la decisione del TAR ad oggi sulla sospensione del provvedimento:

Ma, al di là del racconto della giornata e delle considerazioni che ognuno ha, lasciamo la seguente domanda a fine articolo: in un periodo post-pandemico come questo, dove i commercianti “ambulanti” sono stati (come tutti) bloccati a casa e con le casse ferme (e nonostante ciò hanno mantenuto la calma per non creare dissenso e problemi), è davvero necessario cercare disperatamente di tenere in piedi un “esperimento fallimentare” (citando l’avv. Verdecchia) rallentando ulteriormente una battaglia che dura da due anni e soprattutto allontanando una parvenza di ritorno alla normalità per la città che anche in questi eventi circoscritti si può ritrovare?

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