Meteo Abruzzo, il meteorologo Stefano Bernardi: “Inverno freddo e umido ma per il momento neve solo in media-alta montagna”

L’AQUILA – Lo scenario sinottico che si presenta attualmente agli occhi dell’esperto meteorologo aquilano Stefano Bernardi offre spunti davvero interessanti ma, al momento, non altrettanto stravolgenti.

La saccatura artico-siberiana che si va via via formando sul nord-est europeo si dovrebbe espandere verso Ovest, ma con una direttiva retrograda che andrà ad interessare inizialmente esclusivamente l’oltralpe. 

Non dovrebbe, secondo l’esperto, interessare in maniera impattante l’Italia. 

Le nevicate sembrerebbero quindi al momento essere scongiurate e relegarsi, anche in abbondanza, alle medio-alte quote.

Le piogge, a tratti intense, dovrebbero interessare il resto dell’Italia e si andranno ad aggiungere alle precedenti.

Stefano Bernardi

“Attenzione però – avverte Bernardi – avendo queste già intriso abbondantemente i terreni interessati, potrebbero in talune parti risultare dissestanti. 

Per cui occhio alla prevenzione e alle possibili allerte che eventualmente potrebbero essere diramate dalla Protezione Civile”.

Volendo fare un azzardo e spostarsi con lo sguardo alla seconda metà di Dicembre Bernardi vedrebbe il lobo Siberiano abbassarsi di latitudine.

Se dovesse verificarsi una condizione del genere si potrebbe attivare una delle 2,3 irruzioni fredde che in media, secondo quando affermato dal meteorologo abruzzese, colpisce il territorio nazionale.

Ciò potrebbe significare neve in gran parte dell’Italia e finanche in pianura.

In tutti i modi trattandosi solo di una ipotesi sarà buona cosa seguire l’evoluzione del meteo visionando le dirette meteo che il professionista tiene puntualmente ogni venerdì sera, a partire dalle ore 19,30, sul profilo Facebook https://www.facebook.com/stefanobernard.meteolaquila (si può anche  rivedere la diretta della serata di ieri).

Si va verso un Natale con la neve dunque?

Non si sa.

Di certo c’è che l’impostazione barica così foriera di perturbazioni e depressioni non si vedeva da decenni.

La nota positiva, neanche a dirlo, è che le falde freatiche, a corto di riserve per via della storica siccità che ha interessato l’Italia fino ad ottobre, riprenderanno fiato.

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