Minaccia i parenti per avere denaro e lancia oggetti contro i poliziotti. Uomo arrestato con l’utilizzo del “Taser” a Pescara

PESCARA – Minaccia di morte un familiare durante una lite, uomo arrestato dalla Squadra Volante di Pescara presso un’abitazione nel quartiere San Donato.
Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo in strada, davanti allo stabile, a torso nudo, in evidente stato di agitazione psico-motoria, che stava urlando contro il cognato affacciato alla finestra.
L’uomo, di etnia rom, conosciuto per i suoi precedenti di polizia, si era recato poco prima per chiedere la restituzione di denaro che secondo lui i parenti gli dovevano, mentre per quest’ultimi si trattava solo di un pretesto per ottenere soldi per acquistare droga.
Gli Agenti, coadiuvati da altri equipaggi giunti sul posto, hanno accertato che l’uomo aveva danneggiato la porta d’ingresso dell’abitazione dei parenti utilizzando un estintore condominiale.
Nel frattempo, l’uomo ha fatto rientro nella sua abitazione, poco lontano, ma anziché tranquillizzarsi si è affacciato al balcone urlando frasi minacciose contro i parenti e buttando oggetti di svariato peso e misura contro gli agenti.
I genitori, presenti sul posto, hanno quindi chiesto aiuto agli agenti della Squadra Volante per poter rientrare in casa, ma senza la presenza del figlio che più volte li aveva minacciati di morte poiché si erano rifiutati di consegnargli denaro.
A questo punto il personale operante ha deciso di entrare nell’abitazione utilizzando le chiavi messe a disposizione dai genitori.
Alla vista degli agenti, l’uomo ha proseguito nel suo comportamento minaccioso e fuori controllo e, intenzionato a recarsi nuovamente a casa dei vicini parenti per farsi giustizia, si è avvicinato pericolosamente ai poliziotti che si frapponevano tra lui e la porta d’ingresso.
Gli uomini della Volante, vista la situazione, hanno dovuto estrarre la pistola ad impulsi elettrici (Taser) cercando di dissuadere l’uomo senza sortire l’effetto sperato.
A quel punto, il capo pattuglia è stato costretto ad utilizzare il Taser per immobilizzare l’uomo, al fine di evitare ulteriori e più gravi conseguenze per gli agenti intervenuti e per i suoi familiari.
Una volta immobilizzato, i poliziotti hanno adottato tutte le procedure di sicurezza previste, tra le quali la visita sanitaria eseguita dal medico del 118 non appena condotto in Questura a seguito dell’arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.
Il giorno successivo, 29 luglio scorso, presso il Tribunale di Pescara, si è svolta l’udienza davanti al Gip che, ritenendo legittimi i motivi alla base del provvedimento, ha convalidato l’arresto.