Montagna. Soccorso Alpino all’opera per soccorsi nella Marsica e sulla Majella

AVEZZANO – Fine settimana impegnativo per gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico d’Abruzzo. Due gli interventi di maggiore gravità. Uno nella zona della Piana del cavaliere, Carsoli, vicino Pereto, e l’altro nel complesso montuoso della Majella.

Nel pomeriggio di ieri, sabato 8 febbraio, un’escursionista romana di 52 anni, in compagnia di altre tre persone, si è infortunata a seguito di una caduta in montagna. L’incidente è avvenuto in una località situata nel comune marsicano di Pereto, la donna era infatti partita nella mattina da Carsoli, percorrendo un sentiero che dai 1800 m s.l.m. scende fino ai 1300 di quota. Le operazioni di intervento hanno pertanto interessato i servizi regionali di Soccorso Alpino e Speleologico sia del Lazio che dell’Abruzzo. Ad effettuare il recupero, predisposto dal tecnico di Elisoccorso del Cnsas per mezzo del triangolo di evacuazione,  è intervenuto l’elicottero del 118 di stanza a Pescara.

Una squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, invece, ha dovuto operare più a lungo e in condizini molto più complesse, per raggiungere il rifugio Martellese, sulla Majella, per soccorrere due persone in difficoltà. I soccorritori hanno percorso a piedi il sentiero che dalla strada prosegue nella Valle di Palombaro. Gli escursionisti, stando a quanto ricostruito, stanchi e molto infreddoliti, non sarebbero riusciti a raggiungere il rifugio e poi, sorpresi dal buio, avrebbero deciso di lanciare l’allarme. I due, quindi, sono stati raggiunti in serata dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo e stanno bene.

I due giovani escursionisti di Villa Raspa di Spoltore e Pescara, un ventenne e un ventunenne, intorno alle 18,30 di ieri pomeriggio, 8 febbraio, hanno lanciato l’allarme perché in difficoltà, bloccati sul versante orientale della Majella. Volevano raggiungere il rifugio Martellese, ma l’escursione programmata che avrebbe dovuto portarli fino a 2050 m s.l.m., si è interrotta poco prima. Causa dello stop, probabilmente, l’aver perso l’orientamento. I due sono stati accompagnati fino alla strada asfaltata e poi, con un mezzo del Soccorso Alpino e Speleologico, sono stati accompagnati fino alle loro macchine.

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