Montelisciani sul tempio crematorio a Tagliacozzo: «La cittadinanza sia coinvolta nella decisione»

Vincenzo Montelisciani

TAGLIACOZZO – Sono bastati pochi spifferi di contrarietà alla realizzazione del tempio crematorio soffiati qua e là da bigotte, bacchettoni e baciapile, per indurre il capogruppo di “Tagliacozzo Unita”, Vincenzo Montelisciani, a diffondere un documento in cui si invita l’amministrazione comunale a coinvolgere sull’argomento le decisioni che vorrà assumere, assemblearmente, la cittadinanza. Un freno a mano tirato su una conquista di civiltà, soltanto per dare soddisfazione a pochi baciasanti e pinzocheri ai quali, a prescindere anche da scelte giuste e motivate, piace mettersi sempre di traverso sull’operato della Giunta in carica. 

«Non ci devono essere preclusioni etico-morali al riguardo – afferma Montelisciani – tuttavia un’opera di tal genere è molto impattante e crea preoccupazione tra i cittadini per il delicato tema che investe e, nondimeno, per le possibili negatività sulla salute pubblica». Bigotte, bacchettoni e baciapile, non si sono mai sentiti proferire parola su temi di gran lunga molto più importanti riguardo a problemi di etica e morale religiosa, di cui le cronache giornaliere sono piene.

Si insinua la polemica sul tempio crematorio così, tanto per creare qualche problema a chi amministra e conquistarsi un pizzico di visibilità tra retrogradi e sprovveduti. Vincenzo Montelisciani, dal canto suo, individua cinque temi, obiettivamente interessanti, su cui concentra l’attenzione: tutela della salute dei cittadini; valutazione sulla localizzazione dell’area di intervento; valutazione del piano aziendale pluriennale di dettaglio; ricaduta occupazionale sul territorio; termini economici della concessione. «In sostanza – sostiene – prima di dire sì o no, occorre capire se questa opera considerata nell’insieme dei bonus e dei malus, sia utile o non ai cittadini. Gli amministratori – conclude – devono esercitare pienamente e responsabilmente la propria responsabilità di esercizio della discrezionalità politica e di indirizzo dell’azione amministrativa. Ma su questo progetto è necessario un confronto e confido, che almeno in questo caso, ci sarà».

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