Morte Papa Francesco, il cordoglio del mondo politico abruzzese

L’AQUILA –“L’Aquila si unisce con commozione e profonda tristezza al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, pastore instancabile e guida illuminata che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità.
Il suo legame con la nostra città è stato profondo e sincero. Con la visita del 28 agosto 2022 e l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio, ha reso omaggio alla tradizione del Perdono Celestiniano, riconoscendone il valore universale e portando un messaggio di misericordia e speranza agli aquilani e al mondo intero. Un gesto che resterà scolpito nella memoria e nella storia della nostra comunità.
In quell’occasione, Papa Francesco aveva auspicato che “L’Aquila sia davvero capitale di perdono, capitale di pace e di riconciliazione” , riconoscendo il ruolo centrale della nostra città nella promozione dei valori celestiniani.
Lo aveva ribadito di recente, citando la Porta Santa della Basilica di Collemaggio nella bolla di indizione del Giubileo 2025, segno tangibile della sua attenzione e del suo affetto per L’Aquila. E con il primo Premio del Perdono, conferitogli dalla nostra città, abbiamo voluto esprimere la nostra gratitudine per un Papa che ha incarnato, con la sua vita e il suo magistero, i valori più autentici del perdono, dell’umiltà e della vicinanza ai più fragili.
Oggi piangiamo la sua perdita, ma sappiamo che il suo insegnamento continuerà a guidarci. “Jemo ‘nnanzi” – ci direbbe lui – con la forza della fede e della speranza.
A nome dell’intera comunità aquilana, esprimo il più sentito cordoglio e mi unisco alla preghiera della Chiesa universale per un uomo che ha saputo essere guida, conforto e punto di riferimento per tutti noi”.
Queste le parole del sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, alla notizia della scomparsa del Santo Padre.
“Esprimo profonda tristezza per la scomparsa di Papa Francesco, testimone autentico di fede e instancabile portavoce di pace. Con il cuore colmo di misericordia, ha sempre portato la parola di Dio soprattutto tra i più deboli, diventando un punto di riferimento spirituale per milioni di persone nel mondo.
Per noi abruzzesi, resterà indimenticabile il gesto storico compiuto nel 2022, quando, primo Papa, aprì la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, in occasione della Perdonanza Celestiniana. Momento carico di significato, che ha rafforzato il legame tra la Chiesa universale e le radici spirituali del nostro territorio. A Dio, Papa Francesco!”. Così il senatore abruzzese di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi.
“Il parlamentare abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. La sua storica visita a L’Aquila, durante l’apertura della Porta Santa in occasione della Perdonanza Celestiniana, resterà un simbolo del suo forte legame con la nostra terra. Papa Francesco lascia al mondo un’eredità di dialogo, pace e difesa dei diritti umani, portata avanti con coraggio e umiltà. La Chiesa e l’umanità perdono un pastore instancabile e una guida morale di straordinaria forza”
“Profondamente rattristato esprimo il cordoglio personale e dell’intera Giunta regionale, facendomi portavoce del popolo abruzzese, per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco”. E’ il messaggio del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, in riferimento alla morte di Papa Bergoglio.
“Resta indelebile l’orgoglio e il privilegio della sua presenza a L’Aquila – ricorda – all’apertura della Porta Santa, primo Papa dopo sette secoli, in occasione della Perdonanza Celestiniana, segno indelebile del suo rapporto con gli abruzzesi”. Alle 11:28 del 28 agosto 2022 Papa Francesco aprì, con tre colpi di bastone, la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila, per la 728/a edizione della Perdonanza Celestiniana. “Il suo papato – sottolinea Marsilio – si è contraddistinto per un infaticabile ricerca della pace. La Chiesa cattolica ha perso il suo pastore e il mondo ha perso un difensore delle libertà umane che da sempre si è battuto in una difficile e instancabile lotta contro i totalitarismi, le guerre e le oppressioni in nome dei valori della Chiesa cattolica”.
“Papa Francesco Bergoglio ha rappresentato la testimonianza fisica della lotta contro il male, contro tutte le guerre, in difesa degli ultimi, ha rappresentato la voce dei bambini, dei fragili, il paladino della giustizia, ma anche l’uomo capace di condividere il disagio di chi nella vita ha sbagliato e sta affrontando il proprio percorso di riabilitazione. A nome mio personale, dell’Ufficio di Presidenza e di tutto il Consiglio regionale, e soprattutto a nome di tutti gli abruzzesi esprimo il dolore per il ritorno alla Casa del Padre del Papa del mondo, Francesco”.
Lo scrive il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, commentando la notizia della scomparsa di Papa Bergoglio.
“Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di avere Papa Francesco in Abruzzo per ben due volte, l’ultima in occasione dell’apertura della Porta Santa per la Perdonanza Celestiniana – ricordato Sospiri – ed è stata preziosa l’opportunità di conoscere un uomo di fede straordinario, dalla parola sempre ferma e rigorosa, una voce capace di imporsi al mondo, di indurre riflessioni ai grandi del mondo, di far sentire in ogni modo, anche nella malattia, la sua autorevolezza assoluta”.
“La morte di Papa Francesco rappresenta una perdita enorme per l’umanità intera. Anche chi non è credente ha trovato nelle sue parole un riferimento etico e politico. Papa Francesco, uomo di pace e giustizia, ha contrastato con tutte le sue forze la deriva di un mondo dominato dai signori del denaro e della guerra. Negli anni del suo pontificato lo abbiamo sentito fratello e compagno di strada nel ripudio della guerra, del razzismo, del capitalismo neoliberista.
Forse solo dall’America Latina della Chiesa dei poveri poteva arrivare un papa comunista come il Vangelo che ha incoraggiato apertamente i movimenti popolari, un papa ecologista che con la Laudato Sì – scritta con la collaborazione di Leonardo Boff – ha proposto l’ecologia integrale e la difesa dei beni comuni, un papa antirazzista che ha contrastato il risorgere del suprematismo bianco occidentale e difeso controcorrente la comune appartenenza all’umanità.
Ma sopra ogni cosa sarà ricordato come il papa pacifista che non ha avuto paura di usare la parola genocidio su Gaza, di denunciare la corresponsabilità della NATO nella genesi della guerra in Ucraina, di condannare fino all’ultimo giorno le politiche di riarmo.
Tutti i potenti del mondo oggi gli renderanno omaggio, ma in realtà tireranno un sospiro di sollievo per essersi liberati di una voce scomoda. I poveri della Terra hanno perso una voce sempre schierata dalla loro parte. Grazie Papa Francesco” così Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
“La morte di Papa Francesco lascia addolorati e attoniti. Faro di umiltà e instancabile voce di pace,
in un tempo di sofferenza e di guerra.
Capace di mettere al centro della Chiesa i valori dell’uguaglianza e della giustizia sociale, il suo è
stato il pontificato delle periferie e dell’amore per gli ultimi.
Molto al di là della religione e della fede, la morte di Bergoglio lascia tutti più poveri e più soli.
Gli siamo e gli saremo grati per i suoi insegnamenti, il suo messaggio, il suo esempio”, così Daniele Marinelli, segretario regionale Pd Abruzzo