Nessuna iniziativa a L’Aquila per chi è senza fissa dimora. I consiglieri di opposizione Romano e Rotellini: «Fragili dimenticati e case vuote inutilizzate»

L’AQUILA – Duro atto di accusa dei consiglieri comunali di opposizione di L’Aquila, Lorenzo Rotellini e Paolo Romano, circa le condizioni in cui verserebbero i tanti cittadini che si trovano in un momento di difficoltà, senza casa e in condizione di estrema fragilità.
Secondo i due consiglieri, infatti, l’Amministrazione comunale nulla avrebbe fatto per queste persone, lasciandole di fatto esposte alle rigide temperature e all’indifferenza istituzionale.
«Nonostante l’aumento preoccupante del numero di cittadini che vivono per strada e gli appelli social che si moltiplicano per dare loro una mano – scrivono Romano e Rotellini -, l’Amministrazione comunale non ha intenzione di mettere in campo nessuna soluzione strutturata che possa arginare il fenomeno.
Mentre le temperature scendono drasticamente, la città dell’Aquila si distingue negativamente rispetto ad altre città abruzzesi, anche governate da amministrazioni di centrodestra, come Pescara (il Sindaco ha ottenuto di far ospitare queste persone in albergo e chi non ha voluto è stato assistito in strada ndr), per la totale assenza di politiche e progetti specifici volti a salvaguardare le persone senza fissa dimora e in condizioni di fragilità.
Emblematica è stata la decisione della maggioranza consiliare di bocciare un emendamento a firma Rotellini Romano che avrebbe voluto destinare gli alloggi equivalenti e il patrimonio immobiliare del Comune a progetti specifici per le persone senza fissa dimora. Inoltre, scarseggiano anche i MAP per le cosiddette fragilità.
Si tratta di una situazione inaccettabile, che denuncia la mancanza di visione e sensibilità di un’amministrazione che dovrebbe invece rappresentare e tutelare tutti i suoi cittadini, soprattutto i più fragili.
Né il settore delle Politiche Sociali, né quello del Patrimonio del Comune dell’Aquila – proseguono i due esponenti dell’opposizione – sembrano non avere a cuore questa problematica, che si aggrava ulteriormente con le rigide temperature invernali.
A peggiorare la situazione, sembrerebbe che l’assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Tursini, sia più impegnata a coltivare il proprio futuro professionale che la vede nella duplice veste di Assessore comunale e di Dirigente Asl che a occuparsi di chi vive in condizioni di marginalità.
Sullo sfondo delle carriere personali restano le persone in difficoltà che avrebbero urgente bisogno di politiche concrete e di un’amministrazione presente e attenta.
Invitiamo il Comune dell’Aquila e chi lo rappresenta a rivedere con urgenza le proprie priorità e ad attivarsi concretamente per mettere in campo soluzioni che garantiscano dignità e sicurezza a chi oggi è abbandonato a sé stesso. La politica – concludono Rotellini di L’Aquila Coraggiosa, e Romano, di L’Aquila Nuova – deve essere al servizio della comunità, non un palcoscenico per ambizioni personali».