Neve sugli appennini come previsto dal meteorologo Stefano Bernardi. Si va verso un miglioramento ma temperature minime in picchiata
L’AQUILA – Ancora una volta ci ha visto molto bene il meteorologo Stefano Bernardi.
Più di dieci giorni fa l’aveva intravisto dal punto di vista probabilistico e mano mano che passavano i giorni se l’è visto confezionato davvero molto bene il nucleo artico giunto puntualmente come un orologio svizzero sull’Italia centrale e meridionale.
Nevica proprio come previsto sugli appennini e in maniera particolare in Abruzzo. Molti i borghi oltre i 600 metri imbiancati e trasformati in cartoline invernali.
Al di sotto dei 600 metri rovesci di groupel hanno reso affascinante una precipitazione che ha messo tutti in condizione di godersela appieno questa seconda incursione artica in territorio italiano.
I freddofili strizzano l’occhio a questo prodromo di inverno meteorologico che cadrà domani primo dicembre.
Non possiamo che complimentarci con chi, come Bernardi, riesce con incredibile precisione a praticare lo studio meteorologico.
Gli amanti del lungo termine scommettono su un inverno old style.
A noi ci piace rimanere con i piedi per terra e seguire come sempre ciò che ha da dirci una persona che di previsioni del tempo ha dimostrato di capirci e tanto, Bernardi per intenderci.
Domani residue precipitazioni, nevose a quote basse e temperature notturne in picchiata. Prestare attenzione all’effetto albedo sugli altopiani capace come lo sarà a portare il termometro molto al di sotto dello zero.