Niente tredicesima ai dipendenti del Gruppo Ini di Canistro. Stato di agitazione proclamato dai sindacati dopo l’incontro con l’azienda

AVEZZANO – Le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Cisl-Fp, e Uil-Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione per le strutture del Gruppo Ini di Canistro, a seguito dell’incontro tenutosi ieri, 22 dicembre, con l’amministrazione del Gruppo INI.

Durante l’incontro è stato inaspettatamente comunicato alle parti sociali che il Gruppo Ini si trova nell’impossibilità di erogare il pagamento della tredicesima mensilità alle lavoratrici ed ai lavoratori delle strutture menzionate.

Questa comunicazione, giunta proprio alla vigilia delle festività natalizie, ha creato una situazione di estrema difficoltà per il personale, che aspettava gli emolumenti per le proprie necessità.

«I sindacati esprimono profonda preoccupazione e indignazione per l’annuncio, peraltro tardivo – scrivono in una nota i segretari dei sindacati confederali di categoria Pasqualone, Amirante/Zanon e De Angelis -, e per l’impatto che questa decisione avrà sulle vite delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie.

La mancata comunicazione tempestiva da parte dell’amministrazione del Gruppo Ini  costituisce una grave mancanza di rispetto e responsabilità nei confronti dei propri dipendenti.

A seguito di ciò, Fp-Cgil, Cisl-Fp, e Uil-Fpl proclamano lo stato di agitazione per tutte le strutture di Canistro del Gruppo Ini, e dichiarano che il personale è pronto alla mobilitazione per difendere i propri diritti e la propria dignità lavorativa.

Verranno organizzate assemblee e incontri per discutere delle prossime azioni da intraprendere e per fornire tutto il supporto necessario ai lavoratori in questa fase critica.

I sindacati – conclude la nota – si impegnano a mantenere alta l’attenzione su questa vicenda, sollecitano una risposta concreta e tempestiva da parte dell’amministrazione del Gruppo Ini, e si batteranno per la tutela dei diritti e degli interessi di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori coinvolti».