No Hub del Gas:”Senatrice Di Girolamo ci ripensi e accolga appello delle associazioni ambientaliste

Sulmona – Dopo il comunicato della senatrice Di Girolamo (M5S), giunge puntuale la risposta del Coordinamento No Hub del Gas, che apre così la sua risposta: “Quale sia la disponibilità della Snam a discutere di un cambiamento di tracciato del metanodotto “Linea Adriatica” lo dimostra il comunicato della multinazionale diffuso in risposta al documento con cui le associazioni ambientaliste italiane chiedono al governo di bloccare l’opera. La Snam non ha alcuna intenzione di spostare altrove la centrale e il gasdotto, giungendo ad affermare che, non solo le due infrastrutture non provocheranno danni, ma che in alcuni casi, addirittura, miglioreranno l’ambiente!”

Spiegano infatti, i portavoce del coordinamento: “La strada delle alternative di tracciato, compreso lo spostamento in mare, è stata già percorsa in passato (dopo la risoluzione della Camera dei Deputati del 2011), ma è stata sistematicamente boicottata sia dalla Snam che dai vari Governi che, con sconcertante subalternità, ne hanno sostenuto le scelte. Proporre di collocare altrove l’opera aveva una sua logica quando essa appariva utile perché il trend dei consumi del gas era in ascesa. Ora che tutte le previsioni per il futuro – sia del Governo che della stessa Snam – danno in sensibile diminuzione i consumi di metano, non solo in Italia ma anche in Europa, tale proposta non ha più alcun senso perché il progetto stesso non ha più senso! Dov’è la ratio di costruire nuove infrastrutture che non sono necessarie? Il progetto della Snam, risalente al 2004, è oggi un’opera del tutto anacronistica rispetto agli impegni internazionali dell’Italia sul clima, in primo luogo il rispetto dell’Accordo di Parigi che impegna i Governi al totale abbandono delle fonti fossili, gas compreso, entro il 2050.”

Attaccano poi la stessa senatrice, aggiungendo: “Con i Governi Conte 1 e Conte 2 la senatrice Di Girolamo e il Movimento 5 Stelle hanno avuto due anni e mezzo di tempo per bloccare o spostare il tracciato del devastante progetto della Snam, se proprio convinti di questa posizione. Ricordiamo che in ambedue i Governi, il M5S ha ricoperto i posti chiave : Presidenza del Consiglio e Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Se lo avesse voluto, il M5S avrebbe potuto imprimere un cambiamento decisivo al problema Snam: ma nulla è stato fatto. Anzi, nonostante tutto il potere decisionale nelle loro mani, l’iter autorizzativo è andato avanti, al punto da completare il procedimento per la centrale e arrivare ad un passo dall’autorizzazione del metanodotto. Perché la senatrice Di Girolamo non ha speso le sue energie durante i due Governi Conte?”

Concludono infine gli stessi del Coordinamento No Hub del Gas, affermando: “Anche se la resistenza sul piano legale è stata vergognosamente abbandonata sia dal Comune di Sulmona che dalla Regione, noi riteniamo che esistono ancora spazi per intervenire sul piano politico. Tutto dipende esclusivamente dal Governo italiano perché non vi sono vincoli internazionali che impongono la realizzazione della centrale e del metanodotto. Se c’è la volontà politica la “questione Snam” si può affrontare e risolvere una volta per tutte. Anziché perdersi in una battaglia di retroguardia, che farebbe solo consumare del tempo prezioso, la senatrice Di Girolamo accolga l’appello delle associazioni ambientaliste nazionali e faccia fronte comune con esse per bloccare in modo definitivo un’opera che non ha nessuna giustificazione sul piano tecnico ed economico, il cui costo ricadrebbe sulle future generazioni per i prossimi 50 anni e la cui realizzazione, qui o altrove, arrecherebbe solo danni e devastazione!”

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