Non solo libri, da domani lettura e giochi all’aperto all’Aia dei Musei.

Avezzano- La televisione cattura la mente ma non la libera. Un buon libro stimola e insieme libera la mente.” (Bruno Bettelheim)
Facciamo che per quattro giorni i bambini non usino computer, tablet e giochi elettronici; facciamo che possano immedesimarsi nel Corsaro Nero ma anche in Simba, in Pinocchio piuttosto che in Alice; facciamo che possano ascoltare storie e poi disegnarle; facciamo che per quattro giorni lettura e giochi all’aperto siano pane quotidiano…
Ma si può fare davvero? Siiiii!Dove? Presso l’Aia dei Musei. Quando? Da giovedi 6 a domenica 9 agosto 2020 dalle 16:00 alle 19:00. Perché? Perché si tiene la manifestazione NON SOLO LIBRI – e al suo interno la 1^ Edizione della Festa del Libro.

Il progetto pensato dai responsabili dell’Aia dei Musei e del Teatro Lanciavicchio è stato supportato da importanti partner quali il Comune di Avezzano, la Protezione Civile, Tekneco, Primi Sogni e Montaldi Gioielli. All’esposizione di stand allestiti dalle più importanti librerie della Marsica per la vendita, si affiancheranno spazi dedicati al gioco, al disegno, alla costruzione; alla lettura autonoma di libri si alterneranno laboratori di rappresentazione grafica, di riciclo creativo. Tutto avverrà in uno spazio dedicato dove, in autonomia e libertà, i bambini potranno svincolare la loro creatività e i loro “vissuti”.

Gli attori del Teatro Lanciavicchio, nella giornata di sabato 8, daranno vita ad un’esperienza integrata: i bambini, dopo aver ascoltato la lettura drammatizzata di storie, dovranno produrre un disegno ove riversare le loro emozioni e le suggestioni che la lettura ha stimolato. Sarà, contestualmente, un esperimento creativo e un momento di sincera emotività.

L’Aia dei Musei si apre dunque, ad una nuova operatività: non solo eventi strettamente culturali e riservati agli adulti ma attività per i più piccoli in una coesistenza di cultura e gioco che non fa perdere al museo la sua veste “seria ed ufficiale” ma anzi, la arricchisce di una frequentazione, quella dei bambini, sull’età dei quali si gioca (e scusate se è poco!) l’iniziale avvicinamento alla cultura e la successiva strutturazione di personalità affinchè possano diventare adulti attenti e consapevoli alla vita e alla cultura.

“Alice rise: è inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile. Oserei dire che non ti sei allenata molto, ribatté la Regina. Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione”. (Lewis Carroll)

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