Operaio morto in cantiere durante la pausa pranzo. Biondi: “Storia che deve promuovere la buona immigrazione”

Pierluigi Biondi
L’AQUILA – Operaio di origine albanese, ma da anni in Abruzzo, morto in un cantiere edile a Casentino, vicino L’Aquila durante la pausa pranzo, il Sindaco Pierluigi Biondi lo ricorda, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia e coglie l’occasione per puntualizzare la necessità di politiche migratorie che premino chi arriva legalmente e per lavorare, dall’oscuro giro di illegalità che spesso è dietro lo sfruttamento dei migranti.
“La morte dell’operaio Hasan Senja, avvenuta durante una pausa di lavoro in un cantiere a Casentino, ci addolora profondamente. Aveva 65 anni, era di origine albanese, ma ormai parte integrante della nostra comunità – ricorda Biondi -, radicato profondamente nel tessuto sociale della nostra città che ha contribuito a ricostruire con impegno e dignità.
A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera città dell’Aquila, esprimo il più sincero cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia.
Questa tragedia ci ricorda quanto sia prezioso e spesso silenzioso il contributo di tanti lavoratori stranieri regolari nei cantieri della ricostruzione. Uomini e donne che ogni giorno mettono a disposizione le loro competenze per far rinascere un territorio ferito dal sisma, condividendo con noi sogni, fatica e speranza.
Davanti a storie come quella di Hasan, non possiamo sottrarci a una riflessione più ampia sul tema dell’immigrazione. L’Italia è da tempo impegnata in una sfida complessa: da un lato l’esigenza concreta di manodopera per imprese e settori strategici, dall’altro la necessità di governare i flussi migratori e contrastare l’immigrazione irregolare, che alimenta insicurezza e illegalità.
In questo senso, il lavoro svolto dal Governo Meloni ha rappresentato una svolta significativa perchè ha affrontato il dossier migratorio con realismo e responsabilità. Attraverso il Decreto Migranti, sono stati introdotti strumenti utili per regolare gli ingressi legali e semplificare le assunzioni, fornendo risposte chiare alle esigenze delle imprese e delle comunità locali.
L’immigrazione va gestita con equilibrio, tutelando chi sceglie la via della legalità e del lavoro onesto, come ha fatto Hasan, e contrastando con fermezza chi sfrutta la disperazione altrui per interessi criminali. La nostra città – conclude il primo cittadino aquilano -, crocevia di ricostruzione e rinascita, è la dimostrazione concreta che l’integrazione è possibile quando è fondata su rispetto reciproco, regole chiare e solidarietà autentica”.