Otto anni fa la tragedia di Rigopiano: oggi è il giorno del dolore e del ricordo

ANSA/ ALESSANDRO DI MEO
L’AQUILA – Otto anni fa, il 18 gennaio del 2017, una slavina travolse l’hotel di Farindola, in Abruzzo: il bilancio della tragedia di Rigopiano fu di 29 vittime.
A causa del maltempo e delle nevicate in corso in montagna, cambia la sede delle commemorazioni.
Lo fa sapere il Comitato Vittime Rigopiano, promotore dell’evento odierno, sottolineando di aver “condiviso la pericolosità del sito in quota e la necessità di prevenire ogni criticità”.
La cerimonia commemorativa si terrà quindi all’interno della chiesa di San Nicola di Bari di Farindola (Pescara). Alle 15 è previsto l’afflusso presso il bivio Mirri di Farindola, da dove qualche minuto dopo partirà la fiaccolata; giunti nella piazzetta davanti alla chiesa (dove ci sarà un grande striscione con le foto delle vittime), dopo tre squilli di tromba, sarà intonato il silenzio militare, al termine del quale si entrerà in chiesa.
Prima dell’inizio della celebrazione ci sarà la consegna al Comitato Vittime delle fasce del Presidente della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Seguirà la messa, al termine della quale, dopo gli eventuali interventi delle autorità intervenute, nella piazzetta antistante verranno scanditi i nomi delle vittime, saranno lanciati 29 palloncini e verrà intonato il canto ‘Signore delle cime’ dal Coro Pacini di Atri (Teramo).
Fontana: ‘Rigopiano ferita profonda, il pensiero va alle vite spezzate’
“Nel giorno dell’anniversario della tragedia di Rigopiano, il pensiero va alle 29 vite spezzate dalla furia della valanga che il 18 gennaio 2017 travolse l’Hotel Rigopiano. Una ferita profonda che ha segnato la memoria collettiva del Paese e della comunità locale. Ai familiari delle vittime rinnovo il mio più sentito cordoglio, nel ricordo dei loro cari, e rivolgo la mia vicinanza ai sopravvissuti”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
La Russa: ‘Vicini ai familiari delle vittime’
“Sono trascorsi otto anni dalla tragedia di Rigopiano. Condividendo la speranza che si possa arrivare presto a una piena verità e a una giustizia definitiva, rinnovo la nostra vicinanza, mia e del Senato della Repubblica, ai familiari delle 29 vittime e a tutta la comunità abruzzese”. Lo scrive sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa nell’anniversario della tragedia dell’hotel travolto da una valanga.
La mamma di una vittima: ‘La sofferenza non andrà mai via’
“Io non ce la faccio più perché ho anche una mia età, le altre mamme sono un po’ più giovani di me, e quindi è una sofferenza che non andrà mai via per una mamma”.
Così, riferendosi al nuovo processo di appello per la tragedia di Rigopiano, Loredana Lazzari, mamma di Dino Di Michelangelo, il poliziotto che nel crollo perse la vita insieme alla moglie Marina Serraiocco; si salvò il piccolo Samuel, figlio della coppia, estratto vivo dalle macerie dell’hotel travolto da una slavina.
La donna ha partecipato, insieme all’altro figlio Alessandro, alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta a Chieti dinanzi al monumento che ricorda le vittime di Rigopiano, con la deposizione di una corona di alloro portata da due agenti della polizia di Stato.
Per il Comune di Chieti ha espresso vicinanza il sindaco, Diego Ferrara, insieme all’assessore Manuel Pantalone, presente alla cerimonia, che si è svolta sotto una pioggia battente, il procuratore capo della Repubblica di Pescara, Giuseppe Bellelli, legato da un rapporto di conoscenza alla famiglia Di Michelangelo, rappresentanti delle forze dell’ordine.
“Sono stati otto anni di speranza, di memoria, soprattutto di dolore anche se composto – ha ricordato Alessandro Di Michelangelo – con la consapevolezza quest’anno che la giustizia sta completando tutti i suoi tasselli. Quello che mancava, che abbiamo sempre cercato di dimostrare con compostezza, con rispetto dei ruoli e con dignità, piano piano sta venendo fuori.
Siamo arrivati all’ultimo grado di giudizio e continueremo anche a Perugia, perché il procuratore generale di Cassazione non ha fatto altro che confermare tutto quello che noi abbiamo sempre cercato di dire, di dimostrare con i nostri legali, con la parte civile, ma soprattutto con le mamme che hanno sempre gridato la loro, non sete di giustizia, ma voglia, per lenire il dolore e per continuare a ricordare i propri figli”.
Il sindaco di Penne: ‘La tragedia di Rigopiano ha cambiato la nostra storia’
“Le immagini della catastrofe di Rigopiano sono ancora indelebili nella memoria della nostra comunità. Immagini difficili da cancellare.
Immagini che hanno cambiato la storia dei territori vestini”. Lo afferma il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, nel giorno dell’ottavo anniversario della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone. Proprio nella città vestina, nelle ore e nei giorni successivi alla tragedia, fu istituito il centro di coordinamento dei soccorsi.
“Voglio rivolgere un commosso pensiero e le mie preghiere alle famiglie delle vittime. Il loro ricordo deve spronarci a lavorare affinché tragedie simili non avvengano più”, aggiunge il sindaco.
Nel pomeriggio, alle ore 18:30, nella sala consiliare del Municipio, Petrucci consegnerà un riconoscimento al presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, per l’impegno delle volontarie e dei volontari profuso durante l’emergenza neve del gennaio 2017.
Testa: ‘Giorno doloroso, rafforzare senso di responsabilità’
“Il 18 gennaio 2017 è una data dolorosa per l’Abruzzo e per l’Italia ed oggi, come ogni anno, rendiamo memoria alle 29 vittime di quella disastrosa valanga di neve e ghiaccio che travolse l’hotel Rigopiano a Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso. Una tragedia immane che ha lasciato un segno molto profondo nella storia della nostra regione, insegnandoci e ricordandoci ogni giorno quanto sia fondamentale mettere in atto tutte le strategie di prevenzione e le azioni necessarie per scongiurare che avvengano ancora sciagure di questa portata. Oggi, giorno dell’ottavo anniversario di quella catastrofe, torniamo a stringerci attorno ai familiari delle vittime, certo che ciascuno di noi si impegni a rafforzare il proprio senso di responsabilità” . Lo ha detto il deputato pescarese di Fratelli d’Italia, ex presidente della Provincia, Guerino Testa.
Marsilio: ‘Ferita indelebile per l’Abruzzo’
“18 gennaio 2017. 29 vite spezzate a Rigopiano, una ferita indelebile per l’Abruzzo. Oggi è la giornata del dolore: mai dimenticare, mai abbassare la guardia, sempre vicini alle famiglie”. Lo scrive sui social il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel giorno dell’ottavo anniversario della tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone.
Cri: ‘Oggi a Rigopiano per ricordare le 29 vittime’
Fu di 29 vittime il bilancio della tragedia di Rigopiano. Otto anni fa, in quel 18 gennaio del 2017, una slavina travolse l’hotel di Farindola, in Abruzzo, nel quale si trovavano, portando via le loro vite. L’aiuto delle Volontarie e dei Volontari della Croce Rossa Italiana non si fermò neppure quando seppero che tra le persone rimaste intrappolate sotto quella coltre di ghiaccio c’era Gabriele D’Angelo, giovane Volontario della Cri.
“Nella giornata di oggi, parteciperò alla cerimonia di commemorazione delle vittime di Rigopiano. Con un pensiero a ciascuna di loro e alle loro famiglie, depositerò un mazzo di fiori, 29 rose in ricordo di quelle anime la cui vita fu così severamente interrotta. Di queste, 28 bianche e una rossa per Gabriele, che nel pericolo di quei momenti non si perse mai d’animo, contattando i soccorsi e cercando di aiutare le persone in difficoltà che erano con lui in quel momento. Ci ha ricordato e ci ricorda ancora oggi l’essenza del nostro Volontariato, fatto di altruismo e Umanità per il prossimo”, così il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro.
(Ansa)