Pacchi bomba a Tribunale e magistrati di Pescara. La solidarietà dell’Arci

Il tribunale pescarese

PESCARA – Sono stati fatti tutti brillare i sospetti pacchi bomba trovati questa mattina in varie zone di Pescara e in particolare nei pressi del Tribunale, della sede del Comando Provinciale dell’Arma e del Distretto ASL di via Rieti. I pacchi sospetti erano delle buste postali imbottite utilizzate per le spedizioni e al cui interno sono stati rinvenuti della plastilina e dei fili elettrici, ma nessun ordigno. Come confermato da fonti investigative, uno dei sospetti pacchi bomba è stato trovato dinanzi il portone dell’abitazione di un magistrato che lavora per la Procura di Pescara. Su tutti i pacchi sospetti era attaccato un volantino con minacce nei confronti del Pm. Proseguono le indagini che starebbero seguendo una pista in particolare. (ANSA).

Sull’episodio interviene l’Arci Pescara con una nota di solidarietà al magistrato oggetto dell’attentato: «In merito ai fatti avvenuti questa mattina nella città di Pescara, che hanno visto un Pubblico Ministero oggetto di attacchi tramite ordigni esplosivi e relativo messaggio minatorio, Arci Pescara esprime massima solidarietà e vicinanza umana al magistrato e alla donna che abita questa toga. Chiunque sia oggetto di tali gesti criminali non deve essere lasciato mai solo, e ora più che mai deve passare il messaggio che attaccare una funzione dello Stato equivale ad attaccare tutti coloro che credono fermamente nel valore delle istituzioni, come Arci fa da sessant’anni».

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