Parco della Majella: pronto un radiocollare gps per monitorare l’orsa Peppina

Guardiagrele – Le attività messe in campo in questi giorni dal Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Majella sono finalizzate a catturare l’animale per applicare un nuovo radiocollare GPS, tramite il quale sarà possibile monitorare nel modo più efficace ed approfondito possibile i movimenti di Peppina. “Per facilitare l’attuazione delle misure di prevenzione, e non per trasportarla altrove in montagna, cosa a poco servirebbe, visto che è in grado di coprire oltre 50 km di spostamenti in una sola notte (proprio tre giorni fa ha percorso Ateleta-Sulmona in meno di 24 ore)”, puntualizzano i responsabili del programma.

Quello che è necessario è assicurare una presenza costante delle istituzioni e la collaborazione di tutti i cittadini abruzzesi per tutelare Peppina e gli altri orsi che sono in grado di assicurare un futuro a questa specie ancora minacciata.

“L’impegno del Parco Nazionale della Majella nella gestione dei cosiddetti orsi problematici sarà sempre costante, anzi si arricchisce di nuove collaborazioni e di nuove opportunità di sostegno economico” – precisano dal Parco della Majella .

Il Parco, infatti, è partner, dallo scorso anno, del Life ARCPROM: un progetto internazionale cofinanziato dalla Commissione Europea, che vede coinvolti tra gli altri tre parchi nazionali greci che condividono problematiche simili: mettere insieme le forze e le competenze per fare prevenzione e monitoraggi innovativi su questi animali che, pur se mostrano una certa confidenzialità nel frequentare aree antropizzate nelle quali è facile procurarsi il cibo, non sono mai aggressivi nei confronti dell’uomo.

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