Perplessità di Fratelli d’Italia sul Ponte Celestino V. Ambientali, di utilità, orografiche e persino sull’abuso del nome del Papa del Gran Rifiuto

PESCARA – Troppe lacune e interrogativi cui dare una risposta, sia in tema ambientale che progettuale, sia riguardo ai costi benefici che alla congruenza con le caratteristiche dove sarà inserito e finanche al nome.

La Federazione provinciale di Fratelli d’Italia di Pescara ha presentato un documento dettagliato per esporre le proprie perplessità e i relativi interrogatici riguardo al progetto di realizzazione del Ponte Celestino V.

Questo il documento integrale elaborato da Fratelli d’Italia e presentato da Fabio Antonio Di Venanzio, Dirigente Dipartimento Ambiente ed Energia di Fratelli d’Italia.

Fabio Di Venanzio

Introduzione

Il Dipartimento Ambiente della Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia – per voce del dirigente Fabio Antonio Di Venanzio – intende sottoporre alcune considerazioni alla Conferenza dei Servizi convocata per la valutazione del progetto “Ponte Celestino V”, riguardante i territori dei Comuni di Roccamorice e Lettomanoppello.

L’obiettivo è offrire un contributo costruttivo al dibattito istituzionale, auspicando una valutazione approfondita e multidisciplinare dell’intervento.

1. Necessità di un quadro progettuale chiaro e coerente

Ad oggi il progetto non risulta inserito in un tracciato stradale definitivo. Mancano una puntuale analisi costi-benefici e una verifica di compatibilità urbanistica. Inoltre, si evidenzia l’assenza di coordinamento con strumenti di pianificazione sovraordinati, come il Masterplan Passolanciano-Maielletta. Questo Masterplan, pur rappresentando un documento di riferimento, ha mostrato in passato numerose carenze sotto il profilo progettuale e strategico, presentandosi più come un’ipotesi generale di sviluppo che come un piano operativo dettagliato. Il rischio è che il ponte venga inserito in un contesto pianificatorio ancora fragile e non sufficientemente definito.

2. Delicatezza del contesto territoriale e ambientale

L’area interessata ricade in zona sismica 1 ed è soggetta a vincoli ambientali e archeologici. Si trova inoltre all’interno del Parco Nazionale della Maiella (ZSC), circostanza che impone la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) e la verifica di compatibilità con il Piano del Parco, attualmente in fase di aggiornamento.

3. Opportunità di riflessione sulla funzione e finalità dell’opera

L’intervento appare scollegato da esigenze immediate e prioritarie del territorio. Si evidenzia, inoltre, l’inadeguatezza della viabilità alternativa a fronte della chiusura della strada esistente. Sarebbe opportuno dare priorità a interventi di manutenzione e riqualificazione delle strade SP 64 e SP 64 bis.

In questo contesto va ricordato che furono già finanziati oltre 3 milioni di euro per la variante Scafa-De Contra-Abbateggio, un progetto analogo finalizzato a migliorare l’accessibilità tra l’area montana di Roccamorice-Abbateggio e Scafa, nodo strategico per autostrada e ferrovia.

È fondamentale valutare attentamente quali reali necessità restino scoperte dopo l’attuazione di tali interventi e se un’ulteriore grande opera sia effettivamente giustificata o rischi di sovrapporsi a progetti già esistenti, generando duplicazioni e spreco di risorse.

4. Valorizzazione di un modello di sviluppo coerente

Il territorio ha una vocazione consolidata al turismo sostenibile, religioso e naturalistico. Il Cammino di Celestino V, gli eremi e il Parco rappresentano attrattori già efficaci. Qualsiasi nuova infrastruttura deve armonizzarsi con questa visione, evitando di generare impatti irreversibili.

Si osserva inoltre una ripetizione sistematica nel ricorrere al sacro nome di Celestino V per intitolare infrastrutture viarie: già nel 2018, ad esempio, il viadotto della variante Scafa Decontra-Abbateggio fu dedicato alla figura di San Celestino V, con un decreto del Presidente n.134/2018. Se da un lato è giusto onorare un riferimento spirituale così importante per il territorio, dall’altro è opportuno evitare che il suo nome diventi semplicemente un’etichetta decorativa usata per conferire legittimità a interventi infrastrutturali, talvolta privi di una reale coerenza con i valori e la storia che quel nome rappresenta.

5. Valutare significa governare con responsabilità

Rispetto ad alcune preoccupazioni secondo cui eventuali approfondimenti rischierebbero di compromettere il finanziamento ministeriale, è essenziale chiarire un principio: prendersi il tempo necessario per una valutazione rigorosa non significa rinunciare all’opera, ma garantirne l’efficacia. Governare, soprattutto quando si impiegano risorse pubbliche, significa saper scegliere e non subire decisioni. Il centrodestra è il partito del fare, ma proprio per questo non può permettersi di finanziare opere potenzialmente sovradimensionate, scollegate dalle esigenze dei territori o, peggio, dannose per l’ambiente e la società locali. È nostro dovere tutelare le risorse, non disperderle con interventi affrettati.

Proposta per una governance regionale

A fronte di queste osservazioni, il Dipartimento Ambiente ritiene necessario avanzare una proposta concreta: è urgente che venga elaborato un grande progetto unitario per la mobilità e lo sviluppo sostenibile dell’area montana della Maiella, sotto la regia diretta della Regione Abruzzo. La Regione deve assumere un ruolo centrale per garantire che i progetti siano coerenti, coordinati e dotati di una reale capacità di continuità realizzativa, evitando frammentazioni, sovrapposizioni e sprechi di risorse. Solo così si potrà costruire un disegno strategico all’altezza delle sfide territoriali e ambientali che ci attendono.

Conclusione

Il Dipartimento Ambiente di Fratelli d’Italia – Provincia di Pescara, con senso di responsabilità istituzionale, si unisce a quanti chiedono la sospensione dell’iter autorizzativo, al fine di consentire una più approfondita analisi tecnica, ambientale ed economica dell’opera in oggetto, e auspica l’avvio di un tavolo di lavoro coordinato dalla Regione Abruzzo per definire le priorità e gli interventi necessari per il futuro del territorio.