Pescara. Grossa partita di Cannabis destinata al quartiere Rancitelli intercettata dalla Polizia

Sequestrati stupefacenti, armi e contanti per 2.370 euro

PESCARA – Nel pomeriggio del 22 aprile u.s.,  nel corso dei servizi connessi all’emergenza covid-19, predisposti dal Questore di Pescara, la  Polizia di Stato ha  intercettato,  nel centro del quartiere “Rancitelli”,  la consegna di un  ingente quantitativo di “cannabis” asseritamente light, che il gestore di un bar aveva acquistato, tramite internet, sul sito di una azienda agricola di Bergamo.

Una pattuglia della  Divisione Polizia Amministrativa, nel transitare in via Tavo, notava il furgone rosso di un corriere in procinto di consegnare sei scatoloni neri e, poco distante, alcuni  giovani in evidente stato di attesa.

 Gli operatori di polizia al fine di verificare la natura delle merce ed  insospettiti dalla scritta, in lingua inglese,  presente sugli imballaggi, hanno deciso di approfondire gli accertamenti e, pertanto, hanno fatto convergere sul posto personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile e la Squadra Cinofili dell’Upgsp. All’interno degli imballaggi sono stati rinvenuti  pacchetti confezionati industrialmente, nonché due involucri in cellophane,  contenenti verosimilmente marijuana  che   avvaloravano l’intuizione degli inquirenti.

Pertanto è stata eseguita una perquisizione presso l’abitazione dell’acquirente e, grazie anche al determinante contributo del giovane cane antidroga Ayrton, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro nove (9) ovuli contenenti sostanza stupefacente, presumibilmente cocaina, per un peso complessivo di 9 grammi. Sono stati altresì rinvenuti anche armi bianche ed oggetti atti ad offendere (coltelli e mazze da baseball) nonché varie autoradio di considerevole valore commerciale del cui possesso il detentore non sapeva fornire una plausibile giustificazione. Ritenendo, pertanto, che quanto trovato fosse provento di ricettazione, il materiale è stato sequestrato. L’acquirente, gestore di un bar della zona, incensurato, è stato denunciato alla Procura della Repubblica

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