Pescara. Picchiò e rapinò tre minorenni. Ventenne finisce in carcere

L’arrestato aveva precedenti per rapine simili ed aveva agito con un minore ed un ragazzo romeno

PESCARA – Picchiò e rapino alcuni ragazzini minorenni in pieno centro di Pescara, ventenne ora arrestato dalla Polizia e condotto in carcere.

I fatti risalgono al 6 luglio scorso quando, da poco passate le 23.30, tre sedicenni, intenti a chiacchierare nei giardinetti di Piazza Primo Maggio, ad un passo dal mare, erano stati avvicinati da due sconosciuti. Dietro la scusa di chiedere una sigaretta, subito dopo furono chiari i veri intenti degli sconosciuti, ovvero depredare i malcapitati. I due malviventi avevano dapprima frugato le tasche di uno dei tre ragazzi, il quale, nel tentativo di difendersi, era stato violentemente colpito con calci e pugni e minacciato con un coltello puntato sul fianco. Non paghi, se l’erano presa con uno dei suoi amici, colpendolo con uno schiaffo, sottraendogli la somma di 150 euro dal portafoglio. Appropriatisi del denaro, si erano poi dileguati, mentre i ragazzi si erano recati in ospedale, dove vennero raggiunti dai genitori.

Piazza I Maggio a Pescara

Subito dopo allertarono il 113 riferendo la loro disavventura ai poliziotti della Squadra Volante che intervennero in pochi istanti. Una delle vittime, colpita con un violento calcio alla testa, fu medicata per le contusioni riportate al volto e dimessa con una prognosi di sette giorni. Le indagini immediatamente avviate dalla Squadra Mobile della Questura di Pescara, grazie alla collaborazione delle vittime, consentivano di denunciare all’Autorità Giudiziaria i due autori, uno dei quali minorenne.

Nei confronti del maggiorenne, M.O., 20 anni compiuti da poco, già gravato da un precedente per rapina commessa quando non aveva ancora compiuto 18 anni, il Sostituto Procuratore della Repubblica ha contestato il reato di concorso in rapina, aggravata dall’essere stata commessa da più persone riunite approfittando di circostanze di tempo e di persona tali da ostacolare la pubblica e la privata difesa, oltre ai reati di porto di coltello in luogo pubblico e di lesioni volontarie. E’ stata richiesta altresì l’applicazione della custodia in carcere. Il Gip d Pescara, alla luce degli elementi di prova raccolti, ritenendo sussistente il pericolo di reiterazione del reato, ha disposto nei confronti di M.O. la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita nel pomeriggio di ieri dagli agenti della Sezione Antirapina della Squadra Mobile presso la Casa Circondariale di San Donato, dove si trovava ristretto da qualche giorno per essere evaso dagli arresti domiciliari.

Il carcere San Donato

Il giovane era stato già destinatario, lo scorso 22 giugno, della misura cautelare degli arresti domiciliari, per aver commesso una rapina, in concorso con un minorenne e con un giovane di 23 anni romeno ma da tempo residente in Italia, a sua volta arrestato dalla Squadra Mobile per due rapine ad infradiciottenni, avvenute lo scorso 2 giugno, ai danni di due ragazzi minorenni, in via Regina Margherita. All’epoca gli investigatori avevano peraltro avuto il sentore che altri giovanissimi potessero essere stati bersaglio delle violenze e dei soprusi di un gruppo, di cui M.O. avrebbe dunque fatto parte.

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