Pietrucci (Pd): “Per la fase 2 scelte condivise e niente confusione. Correggere l’Opgr 52/2020”

COMUNICATO STAMPA

L’AQUILA – Pierpaolo Pietrucci (PD): “Probabilmente oggi il Presidente della Giunta Marsilio si sarà reso conto da solo del caos  nel quale ha gettato gli amministratori locali della regione che amministra, con la sua fuga in avanti rispetto al Governo nazionale, rappresentata dalla sua Ordinanza n. 52/2020, nella quale si articolano le disposizioni per l’ingresso nella Fase2 di moltissime attività sportive.

I Sindaci – che sono il primo presidio pubblico e istituzionale del territorio, che rispondono quotidianamente e direttamente ai cittadini e ne garantiscono il diritto alla salute – devono essere aiutati a governare questa difficile fase di transizione sociale, di convivenza col virus e di graduale apertura in sicurezza.

Se invece gli si vuole complicare la vita con provvedimenti confusi e ingestibili, allora è meglio pensarci due, tre, dieci volte prima di scrivere un’Ordinanza e magari concordarla come sarebbe intelligente e giusto fare.

Forse le necessità politiche interne alla sua maggioranza e al suo partito, hanno spinto Marsilio a dare una prova di forza che sarebbe potuta restare tutta interna alla sua coalizione, senza rischiare il caos fra i cittadini e i Sindaci.

Forse l’idea di fare il primo della classe o il gusto di distinguersi dal Governo nazionale lo hanno portato a esagerare.

Ma neanche questo lo giustifica. Per questo mi pongo alcune domande che riguardano il metodo con cui ha lavorato.

Sono state coinvolte – con un lavoro costante e assiduo di monitoraggio e condivisione e non solo con una video-chat dell’ultimo momento – le Federazioni e gli organismi del CONI per concordare i protocolli da seguire per fare sport senza ri-alimentare il contagio? E’ stata programmata una strategia in modo da dare tempo, facoltà e modo a chi gestisce circoli, associazioni sportive dilettantistiche –  sebbene all’aperto –  di sanificare, organizzare ingressi e uscite, insomma di pianificare le attività senza incorrere in sanzioni e soprattutto senza minare la salute degli sportivi e dei cittadini? Lo sport non è materia astratta e dietro la pratica sportiva, persino quella in solitaria, ci sono piccole società, associazioni, pro loco, circoli sociali e gruppi organizzati che chiedono chiarezza, non improvvisazione e caos.

Le Ordinanze del Presidente della Giunta non sono sovraordinate rispetto alle OPCM del Governo. Possono essere più restrittive se la situazione sanitaria lo richiede, ma non più complicate e di difficile applicazione. Di fronte a norme diverse, come devono comportarsi i Sindaci, le forze di polizia, i vigili urbani per far rispettare le disposizioni di legge?  E – peggio ancora –  cosa possono o non possono fare i cittadini?

E’ bene che Marsilio, con la stessa rapidità con cui ha firmato quegli atti politici, chiarisca e metta ordine, integri e corregga con indicazioni chiare e sicure i provvedimenti relativi all’avvio delle prime opportunità sportive, e che lo faccia ascoltando le parti in causa, a partire dai Prefetti, dai Sindaci e dal Coni con le Federazioni sportive.

Si potrebbe – volendo – organizzare anche riaperture per aree differenziate e distinguendo tra le diverse discipline, in modo da garantire, con l’avvio della pratica sportiva, la massima sicurezza per chi la svolge e per tutte le comunità locali”.

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