Pista ciclabile di Teramo. Dopo i problemi di sicurezza, ora evidenziate le improvvisate caditoie per la pioggia. Olivieri (Tvc): “L’assessore si dimetta”

TERAMO – Ciclovia di Teramo, parrebbe più una via dolorosa che una pista ciclabile visti i problemi, grandi e piccoli, che vengono evidenziati praticamente a cadenza giornaliera.


Dopo il doppio esposto di Teramo Vivi Citta, presieduta da Marcello Olivieri, che parlava di insicurezza del cantiere, soprattutto nella zona da Via De Gasperi a Via Po, per mancanza id segnaletica e misure di distanziamento dal traffico veicolare, ora la stessa organizzazione cittadina teramana segnala come si sia verificato un nuovi problemi per la raccolta e il deflusso delle acque piovane.
“Solo dopo un ulteriore esposto di Teramo Vivi Città – spiega Olivieri -, oggi nelle due direzioni, nel cantiere della ciclovia sono comparsi i cartelli segnaletici di “inizio e fine cantiere”, come previsto dal Codice della Strada. Ma al peggio non c’è mai fine.

Nella pista ciclabile qualcuno si era dimenticato di realizzare le vie di uscita per l’acqua piovana – prosegue -, così è stata messa in atto la trovata di bucare in maniera grossolana i travertini già installati.
Per fare le aperture di scolo bastava semplicemente distanziare i travertini prima di cementarli, in questo modo, a nostro avviso, non dreneranno nulla e si intaseranno con detriti e fogliame.

Filipponi dovrebbe dimettersi e chiedere scusa ai cittadini. Lui ha voluto la ciclovia, assieme a Giovanni Cavallari, ed era suo dovere controllare i lavori. L’assessore – conclude Marcello Olivieri Presidente di Teramo Vivi Città – ha dimostrato di non essere all’altezza del suo ruolo”.