Polemica sul 25 Aprile di Massa d’Albe. Casale (Anpi): “L’Amministrazione poteva celebrare la Liberazione e il 12 Maggio. Meglio che niente”

AVEZZANO – Non si placano le polemiche intorno alle celebrazioni del 25 Aprile di Massa d’Albe. Interviene ora Mario Casale, dell’Anpi (Associazione Nazionale PArtigiani d’Italia) che risponde all’Amministrazione comunale di Massa.
Ma prima è d’obbligo ricordare in due righe l’antefatto ed i precedenti interventi sulla questione.
L’opposizione, i consiglieri Ceglie e Mancini, hanno stigmatizzato il fatto che il Comune di Massa d’Albe si sia limitato a pubblicare, per il 25 Aprile, un post sulla pagina Facebook, peraltro richiamandosi a quello della Presidente del Consiglio Meloni, senza organizzare alcuna manifestazione.
Il Sindaco Blasetti e l’Amministrazione, hanno ribattuto che a Massa non si è mai fatta la celebrazione e che, al contrario, è sempre stata ricordata con solennità la data del 12 Maggio, ricorrenza del bombardamento Alleato sul paese, che all’epoca ospitava il comando tedesco della Wehrmacht del Generale Kesserling, che costò la vita a 41 civili.
Oggi è la volta di Mario Casale che così incalza l’Amministarzione comunale di Massa d’Albe: “In relazione al comunicato dell’amministrazione comunale di Massa d’Albe mi preme segnalare quanto segue.

Al di là di passate vicende, comunque deprecabili, sulle celebrazioni della festa della Liberazione del 25 aprile, risulta incomprensibile la scelta dell’Amministrazione comunale di non celebrare l’80° anniversario della cacciata di nazisti e fascisti dall’Italia, data simbolo per gli ottant’anni di pace che in Europa si sono avuti, in una fase in cui tra la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia e il massacro quotidiano di palestinesi nella striscia di Gaza, effettuato dal governo israeliano di Netanyahu, i pericoli di una guerra totale sono fortemente aumentati.
L’Amministrazione comunale poteva cogliere questa occasione per effettuare due celebrazioni, una il 25 aprile e l’altra il 12 maggio, anniversario del bombardamento a Massa d’Albe. Ciò per evidenziare il maldestro e tardivo comunicato comunale, che sembra solerte sia nel riassumere il messaggio della Presidente del Consiglio sia nel recepire il messaggio di richiamo alla sobrietà del ministro del mare e della protezione civile, ma soprattutto sembra voler offuscare le celebrazioni che in tutta Italia si sono svolte all’insegna della sottolineatura dei valori della Resistenza, con la consueta sobrietà.
Infine appare palese il tentativo autoritario di cercare nelle sedi preposte la rivalsa per zittire o punire quanti dissentono dall’operato del potere. In effetti il fascismo non è una dottrina coerente, si adegua ai tempi; oggi esso non si manifesta con camicie nere o olio di ricino, ma con iniziative più “sobrie” ma altrettanto violente, attraverso la criminalizzazione del dissenso, con il falso alibi dell’ordine pubblico, e l’attacco a quanti manifestano in nome della nostra Costituzione, che è “antifascista nell’anima”.
Pertanto, da rispedire al mittente la ventilata minaccia contro i due consiglieri di opposizione e di qualche cittadino che il 25 aprile 2025 hanno reso omaggio a tutti coloro, uomini, donne, giovani, che ci hanno regalato la libertà e la Costituzione anche col sacrificio della vita”. Mario Casale, un cittadino iscritto all’Anpi, fiero e onorato di aver partecipato alla manifestazione a Massa d’Albe il 25 aprile 2025