Premi Flaiano. Il Sindaco di Pescara Masci alla Tiboni: «Agita fantasmi. Noi sosterremo nuove iniziative che celebrino un personaggio che è della città e non suo»

PESCARA – Ha perso la pazienza il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, riguardo alle polemiche sollevate dall’annuncio dato dalla Presidente dei Premi Flaiano, l’avv. Carla Tiboni, che la manifestazione lascerà Pescara.
Dopo le risposte e le spiegazioni dei giorni scorsi, dato il persistere delle polemiche, Masci ha deciso di prendere carta e penna e scrivere direttamente alla Tiboni (la lettera in originale la pubblichiamo a fien articolo) visto che, come scrive il primo cittadino di Pescara “Lei non lo fa ormai da tempo, ristabilisco il canale di comunicazione ufficiale per chiarire alcuni concetti che credo vadano fissati, nella grande confusione che sta oscurando la realtà, e che appaiono determinanti, almeno per me”.
E Masci non va per metafore. Il sindaco pescarese, infatti, ribadendo che l’Amministrazione comunale ha sempre sostenuto i premi, che nella sopraggiunta indisponibilità del teatro ha fornito mezzi e sostegno per allestire il palco e che quest’anno ha concesso un contributo di 80mila euro oltre al mantenimento dell’impegno per l’allestimento del palco, le minacce della Tiboni vengono vissute come “fantasmi, per cui si passa ad una sfera che è diversa dalla realtà”.
Ma Masci affonda i colpi andando al cuore della questione: “Comune e Regione sono pronti a continuare a contribuire ai Premi così come sono pronti a finanziare tutte le manifestazioni culturali che fanno parte della storia della città, alimentando con convinzione quegli eventi nati negli ultimi anni su questo territorio, e siamo desiderosi di finanziare sin da ora altri progetti e idee innovativi, portatori di nuova linfa ed energia positiva, sempre nel nome di Flaiano: quel genio, e credo che su questo siamo tutti d’accordo – prosegue -, non può essere appannaggio esclusivo di questo o di quel soggetto, ma deve restare patrimonio della città e di tutti quelli che lo hanno amato, per questo il Comune vuole esserci, insieme alla Regione e a chiunque sia pronto ad investirci.


D’altronde lo abbiamo già fatto per celebrare Gabriele d’Annunzio, che era stato cancellato per motivi ideologici dalla sua città, e per la Coppa Acerbo, supportando una grande operazione, svincolata da un marchio che non può e non deve esistere autonomamente rispetto alla città, così come abbiamo creduto nella Notte dei serpenti, un evento straordinario che la Rai ha trasmesso sui canali nazionali.
Flaiano, come d’Annunzio, rimarranno indissolubilmente legati alla città che li ha visti nascere per cui immagino che i Premi, se davvero andranno via da Pescara, non potranno che assumere il nome di qualche altra personalità, proponendo lo stesso format che, quello sì, è monopolio di chi lo ha creato.
Ma non posso tacere ciò che penso e cioè che non condivido nulla di questa operazione, i cui contorni mi restano tuttora oscuri, e non ci stiamo ad essere additati come responsabili della Sua mancanza di serenità e della Sua volontà di trasferire in altra sede la manifestazione, per tutte le ragioni che Le ho scritto.
Tanto era dovuto anche nei confronti di coloro che accusano il Comune del paventato addio dei Premi Flaiano a Pescara – conclude Masci -, ma non si soffermano su quanto sia grave che qualcuno pensi di poterli spostare come un pacco postale non considerando il legame di Flaiano con la sua città natale”.
Insomma, Masci non ci sta a passare per colui che farà andare via Flaiano da Pescara, ma mette i puntini sulle i e rimette la palla nel campo della Presidente Tiboni. IN attesa di sapere come andrà a finire, a noi non resta, se esiste un al di là, che immaginare la faccia e il commento di Ennio Flaiano su tutto ciò.