“Premialità Covid-19? Non così” FP CGIL si fa sentire

Dura presa di posizione per FP CGIL Abruzzo e Molise, nella sezione dei lavoratori in campo medico. Rimbalzato al mittente la premialità per operatori sanitari sotto Covid, senza mezze misure. Spiegano così il perché:

“La FP CGIL Abruzzo Molise e la FP CGIL Medici oggi non hanno sottoscritto l’accordo per la premialità agli operatori del SSR in relazione all’Emergenza COVID 19.

L’accordo proposto ha recepito parzialmente alcune nostre richieste nel corso di oltre 2 mesi e siamo confortati di aver contribuito, diversamente da quanti avrebbero firmato sin dalla prima riunione,  a migliorare l’accordo in alcune parti.  Nonostante ciò l’accordo non ci convince, non convince le lavoratrici ed i lavoratori che rappresentiamo. Brevemente a titolo non esaustivo:

  • pur se l’accordo in qualche modo recepisce parzialmente le nostre istanze circa la necessità, pur se sulla base di una scala di graduazione, di riconoscere una premialità a tutti i lavoratori certamente gli importi sono sicuramente al di sotto delle richieste ed incongruenti con altri importi riconosciuti in periodo COVID
  • il rinvio alla contrattazione aziendale è un aspetto positivo pensiamo però che non prevedere dei margini ragionevolmente ampi ma allo stesso tempo chiari e delle risorse adeguate entro le quale poi la contrattazione decentrata possa dare l’auspicato e giusto riconoscimento al contributo di tutti equivale esclusivamente a spostare il problema a livello di singola azienda aprendo conflitti e divisioni tra lavoratrici e lavoratori e per noi questo è inaccettabile. Anche in virtù della circostanza che in fase critica la concreta differenziazione tra attività COVID/NO COVID non è stata netta e la stessa Regione ha riconosciuto che più correttamente si doveva parlare di percorsi “grigi” cioè con alto livello di rischio per tutti i lavoratori
  • Non è accettabile prevedere che tale premialità venga erogata in base a criteri che nulla hanno a che fare con l’emergenzialità a cui il personale sanitario tutto si è trovato a far fronte.
  • le richieste relative ai tempi di vestizione non sono state accettate
  • nessuna previsione per i dipendenti del IZS di Teramo come pure per tutti i professionisti che a vario titolo hanno fatto fronte comune all’emergenza sanitaria
  • non è ben chiaro come sia possibile prevedere eventuali risorse per la premialità ai somministrati in sede di contrattazione decentrata  se poi le risorse sono calcolate in base ai dipendenti(tempi indeterminati e determinati) Dove poi si trovano le risorse necessarie?Significa solo spostare il problema a livello aziendale
  • Inoltre resta molto blando l’impegno per I lavoratori dei servizi esternalizzati circa la premialità e nessuno impegno politico sui noti temi rispetto ai quali le organizzazioni sindacali chiedono di aprire una interlocuzione da prima del periodo emergenziale, successivamente ripetutamente sollecitata e mai riscontrata. Temi questi ultimi che fortemente impattano sulla qualità del lavoro e sul diritto alla salute dei cittadini.

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