Processo “Acqua Fresca” per la Giunta Santilli di Celano: “prime udienze” fino a luglio 2026. Già caduti i reati principali
AVEZZANO – Era nata come l’operazione “Acqua Fresca” e ora, a distanza di circa 3 anni, richiesta di diventare “Acqua… evaporata”.
Parliamo del processo a Sindaco, giunta e amministrativi del Comune di Celano, unitamente all’ex parlamentare di Forza Italia Filippo Piccone, accusati di aver commesso una serie di reati nella gestione di affidamenti, appalti, assunzioni e quant’altro riferiti all’Amministrazione celanese.
Questa mattina, davanti al Tribunale collegiale di Avezzano, composto dai giudici Marianna Minotti, Francesca D’Orazio e Anna Cuomo, Pubblico Ministero Luigi Sgambati, è iniziato il processo con la fase, meramente procedurale, dell’incardinamento.
In sostanza sono state discusse alcune questioni procedurali per poi passare alla fissazione di un calendario di udienze che è il seguente:
- 6 marzo 2025, alle ore 14.45, giorno in cui sarà ascoltato il Luogotenente Minghetti dei Carabinieri Comando Provinciale L’Aquila, che effettuarono inchiesta e blitz all’alba del 22 febbraio 2021;
- 17aprile 2025 ore 15,00 per ascoltare ulteriori testi del Pubblico ministero;
- 5 giugno 2025 ore 14.45 conclusione dei testi del Pubblico ministero;
- 10 luglio 2025 ore 13.00 si partirà per l’esame degli imputati e a conclusione saranno fissate le altre date per le successive sessioni di udienza processuale.
Insomma, per la sentenza e per capire se siano stati commessi o meno reati, bisognerà attendere quantomeno il 2026, se si tiene conto anche dell’enorme mole di documentazione e di intercettazioni che fanno parte del fascicolo e che dovranno essere esaminati nel corso delle udienze.
A proposito di imputati, foltissimo il gruppone di persone chiamate alla sbarra e rinviate a giudizio dalla Gup Lombardi. Imputati, infatti, sono: il Sindaco di celano, Settimio Santilli, l’ex parlamentare Filippo Piccone, Luigi Aratari, Giampiero Attili, Fabrizio Aveani, Nazzareno Caferra, Erica Cerasani, Ezio Ciciotti, Federico D’Aulerio, Daniela Di Censo, Franco Felli, Carmine John Lastella, Giovanni Maceroni, Maria Concetta Marchione, Barbara Marianetti, Goffredo Mascitti, Valeria Pacchiotta, Andrea Padolfi, Livio Paris, Sante Rossi, Daniela Santilli, Vincenzo Santilli, Valter Angelo Specchio, Claudia Stornelli, Roberto Tonelli e Lucio Zazzara.
Altrettanto corposo e numeroso il collegio dei difensori che sono gli avvocati Leonardo Casciere, Domenicantonio Angeloni, Antonio Milo, Franco Colucci, Roberto Verdecchia, Gianluca Presutti, Alessandro Fanelli, Michele Lioi e Vittoriano Frigioni.
Cadute nel corso dell’udienza preliminare le accuse principali, presunti episodi di peculato, base secondo l’accusa del “Sistema Celano” fulcro dell’inchiesta e del blitz mattutino, oltre all’uscita dal processo per proscioglimento di sette imputati, sono rimasti in piedi reati come alcune turbative d’asta e di incanti e qualche falso.
Reati che, come si intuisce, fanno declassare non poco la gravità del caso e, soprattutto, fanno sparire il presunto “Sistema Celano”.
Il blitz all’alba nel Comune di Celano, con gli arresti, fra l’altro, degli stessi Santilli e Piccone, seguì a quelli già messi in atto nei comuni di Tagliacozzo e Capistrello, anche in quel caso con arresti eccellenti e caduta di amministrazioni comunali, casi, anche quelli, che alla prova del processo dibattimentali sono stati largamente ridimensionati, anche con numerose sentenze di assoluzione.