Progetto Teatrovidio: parte da Città Sant’Angelo “Alice in viaggio nelle Metamorfosi”

CITTÀ SANT’ANGELO – È per mercoledì 20 aprile a Città Sant’Angelo il debutto della coproduzione FANTACADABRA e Teatro Stabile d’Abruzzo per i ragazzi nell’ambito del Progetto “TEATROVIDIO”, presentato dal Comitato promotore delle celebrazioni ovidiane.

L’occasione è fornita dall’istituzione dell’Anno ovidiano e dalle iniziative di rievocazioni che si succederanno per la ricorrenza dei duemila anni dalla morte del poeta Ovidio.

Autore del testo e regista dello spettacolo è Mario Fracassi coadiuvato, nel compito da Santo Cicco e Pierlorenzo Puglielli; l’attrice che interpreterà la parte di alice è Laura Tiberi, sulle scenografie di Gianni Colangelo; accanto a lei si muoveranno i pupazzi e burattini opera di Wally Luzio; le belle musiche sono di Paolo Capodacqua.

A seguire il debutto, fino al 15 maggio saranno Montesilvano, Marina di Città Sant’Angelo, Avezzano, Civitella Roveto e Morino e successivamente a Sulmona e nella Valle Peligna per complessive 30 recite, ad ospitare il progetto che è insieme, uno spettacolo e un’opportunità per far incontrare teatro e scuole.

Così, la coproduzione FANTACADABRA e Teatro Stabile d’Abruzzo per i ragazzi ha predisposto “ALICE IN VIAGGIO NELLE METAMORFOSI”, spettacolo che si serve di spazi solitamente adibiti ad altro – giardini e aule – per trasformarli in sala teatrale e ospitare rappresentazioni che verranno fruite direttamente all’interno dell’istituto scolastico.

Lo scambio scuola-teatro si configura come incontro denso, importante e ricco di intensità e una quinta come “Palazzo dei burattini” e un tappeto, faranno da sfondo alle storie che trascineranno la intraprendente giovane Alice. 

Le storie partono da lontano, dalla nascita del mito e della fiaba che hanno per secoli offerto – “come attraverso uno specchio distorcente – la realtà del mondo trasformata dei sentimenti, dalle paure, dai desideri”.

Mito e fiaba sono memoria dell’uomo, attraversano il tempo e, aiutano a costruire la nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità; essi sono una progressiva stratificazione di testimonianze, ora solo orali ora scritte, sulle quali poggia la nostra intera esistenza come genere umano; simbolismi, archetipi, riti, immagini, personaggi e situazioni in cui tutti, immedesimandosi, hanno trascorso parte del loro tempo di infanzia e fanciullezza.

Le metamorfosi attraverso le quali Alice viaggia iniziano con la sua straordinaria nascita “che non ha nulla da invidiare alla magia di una strega o di un orco”.

Al termine del racconto, con l’uso di un tappeto “Puzzle”, sarà una sorta di Gioco dell’Oca, attraverso i miti delle origini e le fiabe, ad analizzare le storie raccontate e inventarne di nuove.

Essi parlano alla testa ma anche al cuore e così, il teatro “parlerà” loro e darà forma rappresentativa e catarsi ai moti dell’animo, alle pulsioni nascoste, al pathos, servendosi di diverse tecniche, dal racconto narrato, all’uso di oggetti animati, alla danza, al mimo.

Obiettivo del progetto elaborato in coproduzione: “stimolare la fantasia dei piccoli spettatori su più livelli: – quello creativo, attraverso la rielaborazione dello spettacolo; – quello partecipativo, tramite la condivisione di un grande gioco collettivo con cui ripercorrere i temi affrontati nello spettacolo;  – quello critico e cognitivo grazie alla creazione di schede didattiche appositamente elaborate che guideranno il bambino nel gioco, col materiale emotivo ricevuto dalla visione dello spettacolo”.

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