Prosegue la guerra fra la Sindaca di Sulmona e gli agenti della Polizia Locale. Ora intervengono i sindacati

SULMONA – Prosegue la guerra fra gli agenti della Polizia Locale di Sulmona e la Sindaca del capoluogo peligno, Annamaria Casini. Nelle scorse settimane, come noto, la Sindaca e i responsabili dei settori, avevano adottato provvedimenti nei confronti dei sette agenti di Polizia Locale che, appreso del concorso per assumere il nuovo capo dello stesso corpo, avevano immediatamente chiesto un trasferimento in altro settore per “incomaptibilità ambientale“.
Contro questi provvedimenti, quindi, gli agenti hanno fatto opposizione e ora sono pronti a portare Amministrazione e Sindaco in Tribunale, con l’appoggio del sindacato. Adesso la cosa ha preso il tono dell’ufficialità, e quindi dell’ulteriore aggravarsi della tensione fra agenti e Sindaca, visto che nella vertenza intervengono in prima persona, e a diretta tutela dei poliziotti di Sulmona, proprio sindacati di categoria che così scrivono sulla questione: «Le scriventi Organizzazioni Sindacali portano a conoscenza della collettività che lunedì 24 maggio 2021 si è tenuto, presso la sede della Casa comunale, un incontro convocato dal Sindaco del Comune di Sulmona, Annamaria Casini, tra la medesima ed i sette Agenti di Polizia Locale che nei giorni scorsi avevano presentato domanda di trasferimento, anche temporaneo, presso altre ripartizioni dell’Ente locale, nelle more dell’espletamento di un concorso pubblico per la copertura del posto di Comandante della Polizia Locale. All’incontro erano altresì presenti il Vice Sindaco, Marina Bianco ed il Segretario Comunale, Nunzia Buccilli.


Durante la riunione gli operatori di polizia hanno ribadito con forza le cause che hanno determinato l’incompatibilità ambientale confermando la volontà di mettere a disposizione le professionalità acquisite negli anni in altri uffici dell’Ente ed hanno informato la rappresentanza politica ed amministrativa di aver conferito mandato ai legali delle proprie organizzazioni sindacali di appartenenza di procedere all’impugnativa dinanzi al Magistrato competente delle sanzioni disciplinari comminate agli stessi. L’infondatezza in fatto ed in diritto delle menzionate sanzioni si ricava da una serie di elementi che verranno portati all’attenzione del Tribunale di Sulmona mentre l’illogicità di quanto comminato si ricava immediatamente dalla circostanza che nessuno dei colleghi che dal 2019 ha prodotto domanda di mobilità interna sia stato oggetto di procedimento disciplinare, nonostante l’inoltro delle istanze sia avvenuto con le medesime modalità e formalità.
Appare ovvio, pertanto, che l’accoglimento delle opposizioni comporterà ulteriori spese a carico dell’Ente e, indirettamente a carico di ogni cittadino, con evidenti responsabilità in capo all’Amministrazione Comunale, rispetto alle quali andremo fino in fondo». Fp-Cgil – Cisl-Fp – Uil-Fpl – Csa-Ral.