Protesta No-Vax a Pescara. “Liberiamo L’Italia”«Non era una nostra iniziativa e non c’erano nostri iscritti»

PESCARA – In merito alle comunicazioni della Questura di Pescara sulla manifestazione No-Vax tenutasi a Pescara qualche giorno fa, e che ha portato anche ad elevare alcune sanzioni, l’associazione Liberiamo L’Italia di Pescara precisa quanto segue:

«A seguito dei fatti successi il 09/05/2021 al ponte del Mare riguardo la passeggiata a partire dalle ore 22, ci vediamo costretti a chiarire l’accaduto considerando la continua campagna mediatica diffamatoria locale nei nostri confronti. Da liberi cittadini alcuni partecipanti e non alla manifestazione del NO PAURA DAY del giorno prima si sono dati appuntamento per fare disobbedienza civile (o obbedienza costituzionale) andando contro il Coprifuoco indetto da DPCM governativo. Come da comunicato sulla nostra Pagina Facebook, per quanto a favore dell’iniziativa Vi invitiamo a rettificare l’articolo a Vostra firma.

  • la suddetta iniziativa non è stata lanciata e promossa da Liberiamo l’Italia Abruzzo come scritto ma da un cittadino che dal palco non è un tesserato della nostra associazione;
  • avete scritto che gli aderenti a tale iniziativa erano tutti o quasi militanti di Liberiamo l’Italia ma non è così in quanto non risultano partecipazioni di nostri tesserati.

Ci teniamo altresì dire che tutte le nostre iniziative, come già fatto in passato, sono organizzate e promosse con comunicati pubblicati sulla pagina Facebook e dove necessario riportate alle autorità competenti in totale collaborazione.

Inoltre i continui titoli denigratori risultano davvero spiacevoli. L’essere NO VAX significa avere una posizione ideologica a prescindere sui vaccini che in questo caso non esiste in quanto la maggior parte degli attivisti sono vaccinati, ma questo vaccino è chiaramente sperimentale e ne contestiamo sia la bontà sia l’uso strumentale e politico. Pertanto nuovamente chiediamo una collaborazione (come qualcuno già ha cominciato a fare) nel riportare le notizie chiamandoci in causa usando questa nostra mail affinché, per completezza e correttezza di informazione, la cittadinanza possa aver modo di leggere almeno le due versioni dei fatti. Se poi ci fosse una volontà di mettere in cattiva luce chi esprime un forte dissenso nel pieno rispetto delle libertà Costituzionali, allora saremo costretti a mantenere una linea ferma per difenderci da attacchi diffamatori attraverso i nostri legali nel momento in cui puntualmente verranno riportate notizie false associate al nostro nome».

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