Rapporto annuale Soccorso Alpino, in Abruzzo 19 morti in montagna nel 2024: quasi il doppio dell’anno precedente

PESCARA – Nel 2024 in Abruzzo 19 persone hanno perso la vita in incidenti avvenuti in montagna: si tratta di un numero vicino al doppio dei decessi rispetto al 2023, quando si sono registrate 11 vittime.
A segnalare il dato preoccupante è il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo che ha presentato il bilancio delle attività svolte nel 2024, evidenziando le 423 missioni di soccorso condotte, che confermano l’importante richiesta di intervento in ambiente montano e impervio.
Il dato relativo ai decessi evidenzia, ancora una volta, la necessità di rafforzare la prevenzione e la consapevolezza sui rischi in montagna.
I mesi estivi risultano i più critici per gli incidenti in montagna, con un picco a luglio (15,9%) e giugno (15,4%), seguiti da agosto (15%). Questo conferma l’aumento dell’affluenza in montagna nei periodi di vacanza e temperature favorevoli.
Solo il 13,2% delle persone soccorse risultava iscritto al CAI, mentre l’86,8% non faceva parte dell’associazione, sottolineando l’importanza di promuovere una maggiore cultura della sicurezza in montagna.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo ha invitato tutti i frequentatori della montagna ad adottare comportamenti responsabili e a prepararsi adeguatamente prima di ogni escursione. La prevenzione e la formazione possono fare la differenza tra una giornata all’aria aperta e un intervento di emergenza.
Le missioni di soccorso, condotte nelle montagne abruzzesi dal Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo nel 2024, sono 423 che confermano l’importante richiesta di intervento in ambiente montano e impervio.
Il 76% degli interventi ha riguardato situazioni in terreno impervio, seguite dalle operazioni di ricerca (17,5%) e dagli incidenti stradali (4%).
Tra le cause più frequenti, le cadute e scivolate rappresentano il 30,4%, seguite dall’incapacità individuale (19,3%) e dalla perdita di orientamento (20,3%).
L’attività del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo si è svolta con il massimo impegno dei 1.145 operatori impiegati nel corso dell’anno.
Gli interventi hanno richiesto 9.346 ore/uomo, con il supporto dell’elisoccorso: nel 46,3% dei casi è intervenuto l’elisoccorso 118, nel 3,4% i Vigili del Fuoco e nell’1,1% altri enti.
L’81,4% dei soccorsi ha riguardato uomini, il 18,6% donne: la fascia di età più colpita è quella tra i 50-60 anni (21,5%), seguita da 20-30 anni (16,7%) e 40-50 anni (15%). Il 93% dei soccorsi ha riguardato cittadini italiani, con una minima percentuale di interventi su stranieri.
Il 54,3% delle persone soccorse sono risultate illese, il 30,2% ferite lievemente, il 4,7% ferite gravemente.