Riapertura dei Ppi di Pescina e Tagliacozzo. Soddisfatti gli esponenti di FdI Alfonsi, Floris, Lo Bene e Simonelli

AVEZZANO – Riapertura dei Ppi degli ospedali di Pescina e Tagliacozzo, messaggio di soddisfazione del consigliere provinciale di FdI Gianluca Alfonsi, dal sindaco di Trasacco di FdI Cesidio Lo Bene, dal già consigliere provinciale di FdI Armando Floris, e dal responsabile di Nazione Futura Abruzzo, Nello Simonelli.

«Prendiamo atto con favore dell’annuncio del dirigente della Asl 1 Roberto Testa riguardante la riapertura dei PPI di Pescina e Tagliacozzo entro e non oltre il 30 giugno. Garantire la riapertura dei punti di primo soccorso h24 – dicono i quattro esponenti del partito di Giorgia Meloni – era un atto doveroso verso le comunità di Pescina e Tagliacozzo, oltre che della Marsica tutta. Era un risultato sul quale non si erano mai nutriti dubbi, in quanto a seguito di diverse sollecitazioni avevamo sempre ricevuto le pronte rassicurazioni del Presidente della Commissione sanità Mario Quaglieri, che si è adoperato per favorire un miglior dialogo anche con il territorio, convocando una Commissione straordinaria in data 9 giugno. Non servono toni trionfalistici a fronte di questo risultato – proseguono – , bisogna constatare invece che la Marsica ottiene risultati solamente quando lavora insieme. Per questo è necessario, in situazioni come queste, dismettere i panni del protagonismo per fare massa critica: la sanità non ha colori politici, è un bene fondamentale per l’intera collettività. E che questo sia solamente il punto di partenza per raggiungere il vero obiettivo che tutta la Marsica insieme deve porsi: il potenziamento della sanità territoriale, che è l’asset strategico su cui puntare, grazie all’opera del governo Marsilio. Non è, infatti, solamente un diritto della comunità marsicana tutta poter ambire ad una sanità adeguata – concludono Alfonsi, Lo bene, Floris e Simonelli – , ma l’investimento in questo settore nevralgico è anche un fortissimo incentivo a combattere lo spopolamento delle aree interne, affinché i marsicani non debbano più sentirsi figli di un Dio minore».

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