Riaprire il Consultorio di Francavilla al Mare

A seguito dell’emergenza COVID-19, in osservanza alle disposizioni di chiusura dei servizi ASL, dal 4 marzo è stato chiuso il Consultorio Familiare di Francavilla a Mare; a tutt’oggi, dopo quattro mesi e mezzo, la struttura, e con essa il servizio, non è stata  riaperta lasciando prive delle assistenze necessarie le donne che ad essa si rivolgevano.

Per tale ragione, il Presidente della Commissione Pari Opportunità – Maria Franca D’Agostino – si è rivolta, unitamente al personale in servizio presso l’U.O. Assistenza Consultoriale ASL2 e ovviamente, alle donne che usufruiscono di tale servizio, all’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta, Verì affinchè vengano riattivati tutti i servizi di cui la struttura si faceva carico.

Il Consultorio di Francavilla offre servizio da 40 anni ad un bacino di utenza, costituito da circa 60 mila abitanti che insistono oltre che sul territorio di Francavilla anche sui comuni limitrofi (Ripa Teatina, Torrevecchia, Miglianico e altri); con il COVID-19 non sono certo venuti meno i bisogni dell’utenza che è stata così costretta ad “emigrare” presso le strutture di Chieti e Chieti Scalo per effettuare i Livelli Essenziali di Assistenza nazionali e regionali (L.E.A.) come gli screening di Pap-test, di HPV-test e quello per la prevenzione del tumore del collo dell’utero. Insieme a questi sono venuti a mancare anche  i corsi di accompagnamento alla nascita, quello per la promozione dell’allattamento al seno, il sostegno psicologico all’utenza con fragilità, a genitori e adolescenti con disagio.

E’ il caso di non dimenticare che la Legge n. 34/1996 stabilisce che venga individuata una sede consultoriale ogni 20.000 abitanti, proprio al fine di fornire i L.E.A. e che, gli interventi su donne in stato interessante (per confrontare e scambiare, insieme ad altre coppie, le esperienze dell’attesa e del parto, sulla gestione del dolore del parto)  e sulle puerpere per promuovere l’allattamento al seno, sono fortemente raccomandati dall’O.M.S. soprattutto perché l’allattamento al seno, “contribuisce allo sviluppo cerebrale, favorisce la crescita, migliora il futuro rendimento scolastico e riduce il rischio di sviluppare patologie quali obesità o diabete”.

La struttura di Chieti avrà, come è evidente, notevoli difficoltà a gestire l’aumento di domanda con il concreto rischio che aumentino i disservizi o, peggio ancora che le  donne rinuncino o debbano soggiacere a estenuanti liste di attesa; queste ultime condizioni da evitare assolutamente, ben sapendo che la salute del bambino è – specie in gravidanza e nei primi mesi di vita – direttamente collegata alla salute della donna.

In quanto donna e in quanto Presidente della Commissione Pari Opportunità, Maria Franca D’Agostino si sta energicamente adoperando affinchè il Consultorio di Francavilla che, ricordiamo, è attivo dal 1981 e che dal 2013 è ubicato presso l’Istituto Padovano, venga al più presto riaperto, torni ad offrire un essenziale quanto irrinunciabile servizio alla comunità tutta e alle donne in particolare e, in ultimo ma non meno importante,  consenta di ridurre gli spostamenti delle persone tra diversi territori osservanza alla disposizioni per il contenimento del COVID-19.

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