Ristoranti: consiglieri contro Regione. Febbo rilancia la palla al governo

La situazione di molte attività, fra le quali quelle di ristorazione (e più genericamente del food & beverage) delle quali già abbiamo parlato, si ritrova ad essere sempre più complicata.

E di conseguenza, dai banchi della politica inizia il pratico Cluedo per trovare il colpevole (che ovviamente risponde sempre al nome della fazione opposta rispetto all’accusatore).

Proprio sul fronte ristorazione, si apre un nuovo scontro; la prima accusa è lanciata dai consiglieri di opposizione Pepe e Paolucci. I due affermano che:”Alla fine la montagna ha partorito il solito topolino! Non sono bastate a nascondere la realtà le sperticate dichiarazioni d’amore che la Regione ha indirizzato, a mezzo stampa, verso il comparto della ristorazione regionale in profonda crisi. Infatti l’incontro in Regione promosso dal Presidente Sospiri e dal Governatore Marsilio, accompagnati da Quaresimale, D’Amario, Febbo, D’Annuntiis e Testa ha messo pubblicamente a nudo tutti i ritardi, la mancanza di programmazione e gli errori di prospettiva che nel breve termine rischiano di aumentare le gravi problematiche economiche che la categoria è costretta ad affrontare.”

“Il settore – sottolineano continuando Pepe e Paolucci – non ha beneficiato né delle risorse del Cura Abruzzo 1 e 2 né di altre risorse regionali. Ma ha addirittura dell’incredibile la proposta avanzata in contropartita dall’Amministrazione Marsilio: ovvero la possibilità concessa ai ristoratori di poter accedere ad ulteriori mutui garantiti dalla regione per fronteggiare la crisi. Questa proposta infatti appare addirittura pericolosa e potenzialmente controproducente poiché spingerebbe le stesse imprese colpite dalla gravissima perdita di fatturato vicino al punto di indebitamento massimo con conseguenze forse irreversibili.”

Di diverso avviso invece la risposta di Mauro Febbo (Forza Italia) che punta a sconfessare i due consiglieri e scaricare la colpa sul governo, dicendo:”Ci vuole la sfacciataggine e la sfrontatezza dei consiglieri Pepe e Paolucci per criticare l’incontro svolto dalla Regione Abruzzo con la categoria dei ristoratori e pubblici esercizi visto che i ritardi, la mancanza di programmazione e gli errori di prospettiva sono imputabili esclusivamente all’incapacità del Governo nazionale giallo-rosso dove il Partito Democratico è parte integrante ed autorevole della maggioranza, come hanno denunciato tra l’altro i rappresentanti di categoria”. Questa la replica del capogrupporegionale forzista che sottolinea inoltre:”Il settore della somministrazione è stato completamente illuso dai famosi “decreti liquidità”, ristori e rimborsi che a malapena coprono, con quanto ricevuto ad oggi, solo un quarto delle spese fisse (luce, gas,fitti, ecc) che continuano a sostenere nonostante il procrastinarsi delle chiusure. Sempre il Governo nazionale, prima ha imposto alla categoria dei bar, pizzerie, ristoranti e alberghi di adeguarsi alle nuove norme di sicurezza anti Covid investendo in dispositivi e materiali per, poi, chiudere ed aprire ad intermittenza sistematicamente le loro attività creando peraltro fastidiosissima ed insopportabile incertezza portando i gestori all’esasperazione elicenziamenti di personale. Inoltre – continua Febbo – pensavamo che il famoso Decreto Agosto potesse rappresentare una svolta invece, quello si, è stato un elefante che ha partorito un topolino dove si è palesata la poca attenzione del Governo nazionale per la categoria dei ristoratori e della somministrazione.”

Riparte quindi il lancio di accuse fra maggioranza vs opposizione, governo vs regione, mentre in questo ballo di affondi e di schivate, un settore del nostro commercio vede la luce fuori dal tunnel sempre più lontana.

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