Rotary, monumento al Lago del Fucino e omaggio alle vittime della strada: l’architetto Alberto Cicerone dona l’opera ad Avezzano
AVEZZANO – Una rotatoria che simboleggia le origini con dedica ai caduti sulle strade, un progetto che parte nel 2023, portato a compimento dal past president del Rotary Club Avezzano Antonio Manna: una realizzazione resa possibile dalla donazione dell’opera, al Club cittadino, dall’architetto Alberto Cicerone e con il contributo di alcuni importanti sponsor.
L’artista avezzanese, una carriera considerevole in corso, conosciuto a livello globale (tra l’altro per papa Benedetto XVI ha ideato un candelabro per cero pasquale e il fonte battesimale collocato nella Cappella Sistina, a San Pietro in Roma) è il creatore immaginifico e sensibile del “Monumento al lago del Fucino: fragmenta lacus (frammenti di lago)”, l’opera che “vive” al centro della rotonda di Via Sandro Pertini.
Alla presenza del Vescovo dei Marsi, Monsignor Giovanni Massaro, del Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, del sindaco di Capistrello Maurizio Murzilli, del past governor Gesualdo Angelico, del past president Antonio Manna, dell’attuale presidente Rotary Jacopo Angelini, dello stesso artista e insieme con la famiglia Giancarli, Roberto e Maria Rita, genitori di Alessandro Giancarli (Vittima della Strada: il concerto di Fine Anno Città di Avezzano del prossimo 15 dicembre ne ricorda la figura), l’inaugurazione il 23 novembre scorso, con dedica alla città e a chi ha perso la vita sull’asfalto.
Il cuore del Lago conservato in un luogo che in lontananza scorge la dea Angizia e che apre alla Città Capoluogo della Marsica: Cicerone uomo ed eccellenza mondiale esprime forte il senso delle origini e l’istinto di protezione verso chi si incammina su un tragitto che ne significa mille altri, con l’augurio che ognuno incontri percorsi che siano di vita e felicità; un creativo che supera ogni barriera con arte soffusa di umanità, splendido in un abbraccio ad Avezzano, la sua casa.
Al Rotary club va ancora una volta il merito di aver messo al primo posto la sicurezza che si accompagna, in questo caso, alla memoria, con l’esortazione a procedere sulle strade responsabilmente e, anche, affinché i più giovani non dimentichino il grande Lago, evocato in questi giorni di nebbia.