Rsa Don Orione di Avezzano. Cinque positivi. Struttura in funzione ma chiusa al pubblico

La Rsa "Don Orione" di Avezzano

AVEZZANO – Rsa “Don Orione” di Avezzano, facciamo un po’ di chiarezza e, soprattutto, riportiamo un po’ di realtà nella situazione dopo gli allarmi diffusisi nelle scorse 24 ore.

Non abbiamo volutamente scritto nulla, in quanto le notizie ufficiali non erano reperibili e, pertanto, abbiamo voluto evitare di diffondere inutili angosce soprattutto in chi ha dei cari ospitati in quella Rsa.

La struttura della Rsa “Don Orione” di Avezzano, infatti, non è chiusa nel senso di non funzionante. E’ interdetta al pubblico, semplicemente. E per fortuna, aggiungiamo. I fatti sono questi. Nei giorni scorsi sono stati rilevati cinque casi di positività, quattro persone fra ospiti e personale, e lo stesso direttore, Don Vittorio Quaranta. Il Direttore è potuto restare nella Rsa, mentre le altre quattro persone sono ricoverate in ospedale, tre ad Avezzano ed una a L’Aquila. Nel mentre il personale, preparatissimo e dal lato umano stupefacente, ha garantito non solo l’assistenza, ma soprattutto la tranquillità degli ospiti della struttura. La Asl, che ha effettuato un’azione tanto efficiente quanto rapida, ha subito fatto il tampone ad oltre 160 persone fra ospiti e personale della Rsa “Don Orione” di Avezzano. I risultati, stando a quanto riferitoci, dovrebbero essere disponibili entro 48 ore.

«La struttura è regolarmente funzionante – ci hanno detto dalla direzione della Rsa avezzanese – ed è solo chiusa al pubblico per motivi di precauzione e tutela dei nostri ospiti. I familiari, comunque, possono mettersi in contatto telefonicamente o con le moderne tecnologie con i loro congiunti in ogni momento. Ovviamente è possibile anche il contrario, ovvero i nostri ospiti possono chiamare e sentire in ogni istante i loro cari. Per quanto riguarda i prossimi giorni – rassicurano dalla Rsa “Don Orione” di Avezzano – siamo in grado di mantenere intatti gli standard di assistenza e ospitalità, in quanto abbiamo un piano “B”, già collaudato, che ci permette di assistere in piena sicurezza ed efficienza tutti gli anziani presenti».

Le tragedie di marzo e aprile scorsi, con i nostri “anziani” che ci lasciavano soli e senza una mano da stringere, sono negli occhi e nel cuore di tutti noi. Mai come in questo momento, quindi, il ruolo dell’informazione è quello, prezioso e delicato, di dare notizie e non fare scoop. Per quelli ci sarà tempo e modo più avanti. Ce lo auguriamo tutti. Ora serve solo dare una mano in questo difficilissimo momento.

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